COLTIVIAMO UN’ANTICA TRADIZIONE SEMPREVERDE
A volte le tradizioni si perdono nella notte dei tempi e finisce che non ci ricordiamo più il perchè. E’ il caso dell’albero di Natale, ogni anno lo facciamo ma pochi di noi sanno il motivo della sua presenza nelle nostre case.
Un’origine che risale ad un’antica usanza di origine pagana, appartenente ai popoli nordici, dove durante i freddi inverni l’unica specie a rimanere verde erano gli abeti.
Perciò i popoli del nord attribuirono a questi alberi sempreverdi dei poteri propiziatori, portatrici di vita e rinascita. Addobbarli nei bui mesi invernali rappresentava un modo per evocare il ritorno della luce e di alberi carichi di frutti.
Come molti simboli pagani, l’albero di Natale è stato assorbito dalla tradizione cristiana per rappresentare l’albero della vita nel giardino dell’Eden, nel dopoguerra infine ha avuto una diffusione mondiale grazie alla sua versione in plastica destinata alle grandi masse.
Tradizioni a parte, le sensazioni (per non parlare dei colori e dei profumi) che un vero abete regala sono uniche. Se l’unico ostacolo che ti separa dal poterle vivere ogni Natale sono i dubbi su come mantenerlo in salute, in questo mio articolo ti spiegherò come coltivarlo al meglio e quali sono le varietà tra cui scegliere.
QUANDO ARRIVA IL MOMENTO DELL’ACQUISTO…
Fattore fondamentale per la riuscita della coltivazione di un albero natalizio (abete o pino che sia) è la scelta di un esemplare in buona salute. Acquista alberi già in vaso ma se non riesci a trovarne in giro puoi optare per quelli in zolla. In questo caso provvedi il prima possibile a metterlo a dimora in un contenitore di grandezza adeguata alle dimensioni della pianta (non pensare solo al periodo in cui lo avrai in casa).
Il substrato ideale per il rinvaso è un composto di torba, sabbia e argilla con un drenaggio sul fondo di ghiaia di almeno 5 cm, questo permetterà alle radici di mantenersi umide e arieggiate allo stesso tempo.
Puoi scegliere tra diverse varietà di conifere:
L’abete rosso (Picea abies) è l’albero natalizio per eccellenza, in Italia si trova nei vivai ben forniti, bellissimo e decorativo anche se ama i climi freddi (da considerare al momento dell’acquisto).
L’abete bianco (Abies alba) si differenzia dall’abete rosso perché ha gli aghi piatti e si adatta a temperature leggermente più miti.
Abies nordmanniana (abete del caucaso), specie molto resistente ma meno pregiata dell’abete rosso, sopporta meglio i brevi soggiorni casalinghi.
Picea pungens (abete del Colorado), varietà di conifera dal bel colore blu argenteo, poco esigenti in coltivazione, puoi trovare in commercio anche cultivar nane.
In alternativa anche il Pino cembro (Pinus cembra), il Pinus excelsia e il Pino Silvestre possono essere usati come alberi natalizi.
Qualunque sia la tua scelta, ti raccomando di non comprare mai un cimale (ovvero la cima di un albero tagliata e senza radici) e di assicurarti che la pianta comprata provenga da coltivazioni certificate.
IDEE GREEN PER DECORARE UN VERO ALBERO DI NATALE
Quale occasione migliore per decorare un vero albero con delle vere decorazioni natalizie?
Puoi raccogliere le decorazioni durante le tue passeggiate autunnali e lasciarle seccare per tempo, vedrai come doneranno al nuovo albero un aspetto unico e un’atmosfera calda ed accogliente.
Molteplici sono i vantaggi di scegliere materiali naturali: non avrai cose da riporre dopo le festività; il tuo albero avrà un look diverso ogni anno; costo quasi zero; materiali ecologici al 90% (fatta esclusione per le luci di Natale, se decidi di metterle).
Ecco qualche suggerimento:
• Pigne di conifere prive di semi ed essiccate al sole
• Bacche di sorbo o di agrifoglio
• Frutti di rose botaniche (rosa canina)
• Fiori della stella di Natale
• Frutti dell’alcheghengi
• Mandarini cinesi
•Anice stellato o fettine di arance essiccate
• Nastri o fiocchi (cose leggere per non appesantire i rami)
ALBERO DI NATALE VERO: COME MANTENERLO DOPO LE FESTIVITA’
Le conifere amano terreni freschi, poco fertili e soprattutto un’atmosfera umida. Sono abituate a sopportare condizioni climatiche rigidissime e il dover vivere (anche se per un breve periodo) in un ambiente casalingo riscaldato e con poca umidità può farli entrare in sofferenza.
Per fargli superare indenne questo shock ti consiglio di acquistare la pianta con largo anticipo e di farla ambientare all’esterno, mantenendo sempre il terreno umido. Quando arriva il momento di portarla in casa per addobbarla, assicuragli una buona dose di umidità (metti un sottovaso con argilla espansa sempre bagnata) e acqua necessaria per non farla disidratare (niente concimazione).
Finite le festività natalizie colloca il tuo abete (o pino) in un luogo fresco e luminoso (8-12 gradi ca), così da ripararlo dal gelo invernale fino a fine febbraio.
A marzo potrai finalmente metterlo all’esterno (giardino o terrazzo) evitando luoghi troppo asciutti e assolati perchè ama stare in posizioni luminose ma sempre con buona umidità ambientale.
Le conifere si mettono a dimora in piena terra durante l’autunno, quindi se hai un giardino interra l’albero con tutto il vaso fino al prossimo Natale o al momento di piantarlo definitivamente e inizia a somministrargli del concime solo verso maggio (in dosi ridottissime).
Durante le altre stagioni cerca di non far asciugare il substrato e nelle giornate troppo asciutte vaporizza la chioma con acqua a temperatura ambiente.
Spero di averti convinto a trascorrere un Natale diverso, in compagnia di un amico sempreverde. Con un vero abete aiuterai a diminuire le emissioni di Co2, togliere un po’ di plastica cinese dal mercato, sostenere le economie locali e il made in Italy. Inoltre se hai problemi di spazio o non hai le condizioni ottimali per coltivarlo, ci sono molte associazioni naturalistiche o parchi a cui puoi donare il tuo abete una volta cresciuto troppo.
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E tu che albero natalizio hai in casa? Uno vero o uno sintetico? Hai mai pensato di comprarne uno vero? Mi piacerebbe conoscere la tua opinione, scrivila nei commenti…la leggerò molto volentieri.
Tantissimi auguri di Buon Natale, Mara.