C’è differenza tra architetto e interior designer? Quali competenze definiscono le due figure? Quando chiamare l’uno e quando chiamare l’altro? Arredare: arte innata o competenza frutto di studi e tanta esperienza?
Questo articolo molto diverso dal solito sarà un viaggio tra i falsi miti delle professioni legate all’architettura.
Quanto qui scritto nasce dall’unione di un evento e qualche riflessione personale.
L’evento in questione trattasi di una conversazione avvenuta sui social, su Instagram in particolare.
Mentre le mie riflessioni volevano capire quanto potessero ritenersi davvero utili tutti quegli argomenti che si trovano online e che promettono di fornire indicazioni su “come arredare questo” o “come arredare quello”. Articoli e contenuti a cui ho contribuito anch’io, ma che più passa il tempo e più mi sembrano fini a se stessi per una serie di motivi che condividerò ora in questo articolo.
TRAI IL MEGLIO DA CIO’ CHE STAI PER LEGGERE:
• Per ricevere la mia guida per arredare casa in stile parigino ti chiedo un favore: commenta in fondo a questo articolo scrivendo se conosci la differenza tra architetto e interior designer.
• Se vuoi vedere in esclusiva e quotidianamente nuove ispirazioni, progetti e ulteriori tips sulla casa in stile parigino seguimi anche su Instagram!
• E ricorda, se vuoi scoprire come arredare casa in stile parigino rimani aggiornato sui miei contenuti & cantieri: torna su www.chiarafedele.com ogni lunedi alle 9.00!
DIFFERENZA TRA ARCHITETTO E INTERIOR DESIGNER E L’EVENTO DA CUI QUESTO ARTICOLO E’ NATO
Un architetto che seguo e stimo ha pubblicato diverso tempo fa un reel in cui parlava del valore della laurea nel nostro settore e ha scatenato una diatriba senza fine. Inutile dirlo: in molti si sono risentiti per le sue parole!
Si perchè, forse non lo sai, ma sono tantissime le persone la fuori che fanno case senza averne i titoli. Per le competenze e l’esperienza invece ci vorrebbe molto probabilmente un articolo a parte.
Ma come è possibile?
L’ARCHITETTO
Intanto è bene fare delle distinzioni tra le figure professionali per cui spesso viene fatta confusione: architetto e architetto d’interni.
Potresti pensare che si tratti della stessa professione, che entrambi abbiano le stesse competenze e formazione. Ma no, non è affatto così!
E non diamo la colpa alla lingua italiana… perchè in Francia dove praticamente vivo e lavoro chiunque sa quando chiamare l’uno o l’altro a seconda delle necessità.
Qui si tratta di due specializzazioni, di due mestieri, differenti!
Ma procediamo per gradi…
Colui che generalmente chiamiamo architetto è un professionista che ha frequentato l’università per un minimo di tre anni, sostenendone i relativi esami.
Al termine dei quali ha superato un esame di Stato che ne attestava le competenze, per poi iscriversi ad un ordine professionale. Quest’ultimo passaggio permette al professionista di assumersi responsabilità civili e penali a garanzia del lavoro svolto nella tutela del cliente.
L’iscrizione all’ordine vincola l’architetto anche nel rispetto di un codice deontologico.
Non tutti gli architetti si occupano di selezionare gli arredi, i colori o studiare lo stile per una casa. Molti altri si limitano a sbrigare tutta quella parte più burocratica necessaria al rispetto delle norme e compilazione di pratiche. Si tratta di un lavoro fondamentale e insostituibile quando per esempio viene cambiato il layout interno di una casa abbattendo una o più pareti e/o facendone tirare su altre.
L’INTERIOR DESIGNER
L’interior designer invece fa un altro lavoro ancora ed è il mio caso.
Di cosa mi occupo nel dettaglio: posso disegnare la disposizione interna di una casa tramite tramezzi studiandola già in considerazione dell’arredo che ci metterò; propongo finiture, colori e arredi che rispondono alle esigenze dei clienti, disegno eventualmente arredi su misura, progetto lo schema dell’impianto elettrico da fornire all’artigiano e curo la direzione artistica in cantiere.
Per quanto riguarda lo studio della disposizione interna di una casa però, l’architetto d’interni si deve avvalere della firma di un geometra o di un architetto, che si occuperanno anche di verificarne la corretta esecuzione in fase di cantiere.
Possiamo quindi dire che l’architetto, come l’interior designer, si occupa di progettare gli spazi, residenziali o meno, sia da un punto di vista funzionale che estetico. L’interior designer però è uno specialista che si occupa di definire tutto nel dettaglio. Cosa che l’architetto può fare, se si dedica a questo rame, ma che non è scontato faccia.
Io sono laureata in Architettura d’Interni e Design a seguito di un percorso accademico di studi durato 3 anni.
Tuttavia rimpiango che non ci sia un ordine a tutela della mia professione in quanto chiunque si svegli al mattino può decidere di fare case senza opportuna laurea. Spesso dando libero sfogo ad una grave incompetenza in materia in nome del proprio buon gusto danneggiando la figura di chi invece lavora in maniera seria e professionale.
TITOLI, APPELLATIVI E DIFFERENZA TRA TRA ARCHITETTO E INTERIOR DESIGNER
Qualcuno potrebbe chiedersi perchè mi ostini (o ci ostiniamo) a farmi chiamare architetto d’interni, anzichè utilizzare un sinonimo nettamente più semplice come quello di interior designer.
Posso rispondere con quanto mi concerne personalmente: vivendo in Italia, sul confine francese, lavoro molto in Costa Azzurra e i francesi, si sa, hanno una forte avversione verso gli inglesismi.
Tuttavia non sono affatto convinta che sia sufficiente cambiare appellativo a questa professione per mettere fine alla confusione che aleggia intorno ai mestieri dell’edilizia e dell’arredamento.
La verità è che in Italia sono davvero pochi a sapere dove inizino e dove invece finiscano le competenze di un interior designer…
E se volessimo approfondire questo punto potremmo anche tirare fuori altre due professioni come quella dell’arredatore e quella dell’home stylist, su cui viene fatta altrettanta confusione.
L’ARREDATORE
Per completezza giornalistica spenderò qualche parola su ciascuna di queste due professioni per poi giungere al dunque di tutto questo lunghissimo discorso.
L’arredatore è colui che lavora in un negozio di arredi. Non c’è ovviamente bisogno di laurea per esercitare questo tipo di professione. Questa figura è legata alla pura e mera vendita. Viene quindi da se che non abbia alcuna logica affidarsi al negozio di mobili per rifare casa.
Eccone i limiti principali:
- non tutti offrono un servizio di progettazione dello spazio e quei pochi che lo fanno lo svolgono in maniera superficiale
- verranno proposti solo arredi e soluzioni su cui il negozio ha opportunità di guadagno. Se per esempio in un angolo di casa sarebbe perfetta una piantana di Davide Groppi e, il negozio in questione non tratta il brand, proporrà qualcos’altro su cui potrà guadagnare
- più prodotti vende e più guadagna, al di la di quello che possa stare bene nella casa del cliente
Per tornare al discorso legato alla deontologia citato sopra, ho un’esperienza lavorativa in un negozio d’arredo multimarca di fascia alta e mi sono licenziata proprio perchè l’approccio verso la casa e i suoi spazi non era in linea con la mia etica professionale.
L’HOME STYLIST
Anche per l’home stylist non vi è necessita di laurea, ma non per questo meno importante. In pratica si tratta del professionista che svolge l’ultimo step prima della consegna definitiva della casa al cliente. Si occupa di arredare e sistemare con un lavoro di styling quanto realizzato dall’architetto d’interni (o interior designer) con l’uso di oggetti e complementi d’arredo: vasi, quadri, fotografie, biancheria per il bagno e per le camere…
Per esempio: l’home stylist sceglie e dispone con un raffinato lavoro di equilibri e giochi cromatici gli oggetti per la libreria a vista che hai nel living, valorizzando il mobile e quello che questo contiene.
LAUREA: SI O NO?
E ora che la differenza tra architetto e interior designer dovrebbe essere chiara per tutti, trattiamo un’altra nota dolente: la laurea.
E’ quindi necessario avere una laurea anche se non si firma nulla e si vuole svolgere la professione in qualità di architetto d’interni, o interior designer?
Io sono del fermissimo parere che la laurea dove esista sia strettamente necessaria. Sebbene non risponda in prima persona a responsabilità civili o penali, se si vuole essere dei professionisti seri occorre poter dare il massimo ai propri clienti.
Conoscere la legge e fungere da guida e sostegno per i propri clienti che ci affidano la propria casa significa essere prima di tutto persone oneste. E questa per me è la cosa più importante di tutte: più importante ancora delle competenze, dell’esperienza, o del buon gusto…
Ecco perchè le persone che arredano per hobby dovrebbero continuare a farlo per hobby, non chiedendo un solo euro. E sottolineo la parola arredano, in quanto è la progettazione a fare davvero la differenza in una casa.
Non basta saper copiare perfettamente un’immagine presa da Pinterest per poter dire di essere bravi a fare case, in quanto ogni ispirazione deve essere poi declinata in base allo spazio e alle necessità che abbiamo davanti.
Solo per fare un esempio, se dovessi contare tutte le volte che mi è stato chiesto di mettere un’isola in cucina senza che ci fosse lo spazio necessario a girarci intorno, o anche solo per aprirne le ante e i cassetti, non mi basterebbero le dita di una mano.
CATEGORIE INDICIBILI
E quelle persone che vantano di essersi già fatti da soli 3 case e quindi potersi così fregiare del titolo di architetto?! Si, mi è capitato di sentire spesso anche questo!!!
Peccato che un architetto le 3 case le faccia nel giro di 6 mesi al massimo e non nel corso di un’intera vita! Va da se quindi che le due tipologie di esperienze e competenze non siano minimamente paragonabili.
Le persone invece che si fregiano del loro buon gusto e che per tale ragione non abbiano bisogno dell’aiuto di un professionista invece non meritano nemmeno di essere commentate.
IL MIO PICCOLO CONTRIBUTO ALLA BATTAGLIA DELLE PROFESSIONI
Confido in te: se vuoi fare questo lavoro lascia stare i mille corsetti che si trovano online (o offline), ma punta ad una vera laurea che ti darà le competenze per svolgere questo complesso lavoro con le nozioni di cui hai davvero bisogno. Non per forza hai bisogno di seguire una strada ordinaria: per esempio questo è un corso di laurea che offrono spesso anche le Accademie di Belle Arti. Per me scelsi proprio questa strada con la differenza di un percorso di studi incentrato più sulla pratica, che sulla teoria.
Quello dell’architetto d’interni è un lavoro pieno di responsabilità importanti: le persone ci affidano quanto hanno di più caro, la loro casa!
Discorso differente se invece la tua è una pura passione e cerchi qualcosa per ampliare le tue conoscenze, senza la pretesa di farne un lavoro.
Un altro punto su cui volevo soffermarmi è che purtroppo per quanto possiamo approfondire un argomento, ci sarà sempre una lacuna su qualcosa di complementare.
Cosa voglio dire? Magari approfondisci con diverse letture online quali materiali scegliere per la tua cucina, ma mancherà sempre qualcosa tra le tue nozioni che ti permetterà di realizzare la cucina perfetta: la migliore disposizione, gli abbinamenti con gli altri rivestimenti dell’ambiente, lo studio illuminotecnico dello spazio…
E’ bene leggere ed informarsi, assolutamente! Ma non basta una lettura, un corso di un anno, o aver già fatto una casa per sapersi destreggiare in queste scelte.
IN BREVE
Questo è stato sicuramente un articolo molto diverso da quelli che scrivo di solito. Ma oggi è il primo Gennaio e ho pensato che potesse essere divertente lasciare lo spazio più alle mie opinioni che alle informazioni portandoti nei retroscena della mia professione.
E ogni tanto permettermi di sfruttare i miei spazi online anche per fare uscire la vena polemica che è in me!
Questi sono quindi i punti principali che abbiamo visto in questo articolo:
- Differenza tra architetto e interior designer e l’evento scatenante da cui questo articolo è nato
- L’architetto
- L’architetto d’interni o interior designer
- Titoli, appellativi e differenza tra architetto e interior designer
- L’arredatore
- L’home stylist
- Laurea: si o no?
- Categorie indicibili
- Il mio piccolo contributo alla battaglia delle professioni
Questo blogpost quindi termina qui, ma… Se vuoi abbandonarti a qualche lettura dal tema outdoor trovi ulteriori articoli qui di seguito:
Non dimenticare di commentare, magari scrivendomi se conoscevi la differenza tra architetto e interior designer. Qual è la tua opinione riguardo alla confusione tra le professioni? E qual è la tua posizione sulla questione laurea? Non vedo l’ora di leggere il tuo commento, ma soprattutto seguimi su Instagram per non perderti il dietro le quinte dei miei cantieri&contenuti.
A lunedi, con il prossimo articolo!
Vuoi rendere unico lo stile della tua casa con un progetto d’interior design? Ecco come posso aiutarti!