Avete mai sentito parlare del concetto “Ikea Hacking“? Ultimamente basta entrare in una libreria per rendersi conto che siamo nel pieno vortice di questo fenomeno, piuttosto nuovo in Italia. In realtà si tratta di un movimento affermatosi già nel 2009 e che solo in quest’ultimo periodo sta prendendo piede anche qui da noi.
Si tratta di un vero e proprio movimento creativo che basa la sua filosofia sul fatto che se si è capaci di montare un articolo d’arredo seguendo le istruzioni Ikea, allora è possibile creare anche qualcosa di più fantasioso seguendo altre istruzioni. Il fine è sempre quello di risparmiare e ovviamente di divertirsi!
Il tutto nasce nel maggio del 2006, quando Jules navigando in rete scopre che non è la sola persona al mondo con la passione per la customizzazione dei mobili Ikea, ma che non esisteva ancora comunque un luogo appropriato dove raccogliere idee e confrontarsi con altri ikea hackers, appunto. Decise così di aprire lui stesso quel blog, proprio qui (link del sito ufficiale), che come potete vedere più che di un blog si tratta di una vera e propria community.
Uno dei mobili più apprezzato dagli hackers è sicuramente l’Expedit (oggi rinominato Kallax), in quanto semplice, di diverse dimensioni e sopratutto versatile.
Nel kit del vero Ikea Hacker non possono quindi mancare gli strumenti da falegname, o per lo meno pittura e pennelli per decorare con i colori. Infatti l’Ikea Hacking può costituire un’azione alquanto semplice come l’aggiunta di un abbellimento e arrivare all’applicazione di doti molto più ingegnose e specifiche.
Esistono inoltre delle aziende che si sono specializzate a tale scopo. Come ad esempio eSlipcovers, un’azienda lituana che si è concentrata nella produzione di fodere per i principali modelli di divani Ikea. O come il team di Koak Design che invece è proprio specializzato nella modifica su misura delle ante cucina del famoso marchio svedese.


