PROTEGGERE E’ MEGLIO CHE CURARE, SOPRATTUTTO QUANDO SI PARLA DI POLLICE VERDE
Eccomi di nuovo qui a parlarti della mia più grande passione: le piante. Occuparsi di loro significa non solo dedicargli tempo per mantenerle rigogliose e fiorite ma anche proteggerle quando necessario.
Siamo ormai in autunno, le giornate cominciano ad essere sempre più brevi e durante la notte le temperature scendono di diversi gradi. È arrivato il momento di fare in modo che l’inverno non possa fare danni. Come tu sai non tutte le specie hanno una buona resistenza al freddo e se non protette rischiano veramente di non superare l’inverno.
Ti mostrerò quali sono le cose da fare e gli accorgimenti da prendere per proteggere le piante dal gelo invernale.
Alcune specie si adattano ai climi più rigidi (conifere, rustiche, ecc) mentre altre ai primi freddi entrano già in sofferenza ed una protezione dagli impervi agenti climatici come freddo, gelo, neve e vento è essenziale, perché radici e foglie possono essere seriamente danneggiate. Una pianta che ha subito delle bruciature da freddo alle parti vitali difficilmente riesce a sopravvivere mentre altre volte per fortuna il danno è molto più lieve e puoi riuscire a curarla ponendola gradualmente in un ambiente più caldo, aspettando che si riprenda per poi tagliare via le parti rovinate.
Questo è il periodo adatto per iniziare a ripararle nel modo giusto, ci vorrà un bel po’ di olio di gomito 🙁 ma alla fine avrai la tranquillità di chi sa che le cose che ami sono al sicuro.
UNA FACILE GUIDA SU COME PROTEGGERE LE PIANTE DA UN RIGIDO INVERNO
3..2..1..si comincia:
La prima cosa da fare è controllo e pulizia delle piante. Elimina le parti danneggiate, togli tutti i fiori appassiti, le foglie secche e la sporcizia, infine aggiungi eventuale terriccio mancante. Ti raccomando sempre di fare un controllo visivo accurato di ogni esemplare, per scovare parassiti/malattie delle piante e trattarli in maniera idonea prima del riposo invernale. Durante questa prima fase io impiego anche del funghicida rameico in dosi ridotte (sul suo utilizzo ci sono pareri discordanti ma è utile per prevenire diverse patologie delle piante).
Dopo il controllo (saranno esteticamente anche più presentabili) il secondo passo da seguire è il cambio di posizione e di esposizione: prediligi le esposizioni a Sud ed Est.
Se in estate il nord poteva garantire un riparo dai cocenti raggi estivi ora è un’esposizione da evitare, perché esporrebbe le piante ai gelidi venti. Qualora ne avessi la possibilità meglio accostare le piante contro un muro rivolto a sud, saranno riparate ed avranno più ore di luce a disposizione. Ma sarebbe troppo bello avere così tanto spazio a disposizione da fare una migrazione piantesca di massa!
Quindi basta sognare e occupiamoci degli esemplari che sono dislocati in piena terra. A loro dovrai soprattutto coprire le radici; puoi rincalzare la terra alla base del fusto o effettuare una pacciamatura naturale (paglia, foglie secche, erba tagliata, legno ed altro) o con del materiale sintetico (teli plastici) per mantenere più calore. Io personalmente preferisco il materiale naturale, perché ecologico, di facile smaltimento e poi perché si armonizza al meglio con la natura.
Se poi hai la necessità di proteggere delle giovani piantine che sono state messe a dimora da poco tempo, un buon metodo di protezione consiste nell’utilizzare delle bottiglie di plastica trasparente. Basta tagliare il fondo delle bottiglie, togliere il tappo e metterla sulla pianta…luce, aria ed acqua non gli mancheranno ma resterà ben protetta (adotto questa soluzione per le mie rose, funziona in modo eccellente).

Ora non ci resta che proteggere le piante che sono coltivate in vaso sul balcone, in terrazzo o in giardino, di ogni genere e varietà (sono convinta che anche tu come me non coltivi una specie soltanto). I materiali e le tecniche che ti consiglio di seguire vanno bene per tutti i tipi di: piante grasse e succulente, piante di agrumi (limoni), rose, aromatiche e specie tropicali ma anche gerani non rustici, ortensie, ecc. Comincia a dividerle per varietà (le grasse e le succulente insieme, ecc.), così ti sarà molto più facile prendertene cura durante la stagione invernale.
Dopo averle raggruppate e messe in posizione più riparata possibile dai venti e dalle precipitazioni, mantieni al caldo le radici delle piante nei vasi di coccio (la terracotta non isola a differenza della plastica) avvolgendoli con del materiale isolante di recupero (quello che trovi in casa), altrimenti puoi acquistare delle arelle in stuoie. Poi rialza i vasi dal suolo, di modo da isolarli dal freddo… dei listelli di legno andranno benissimo 😉
Ora passiamo ai teli per proteggere le piante dal gelo, in base alla mia esperienza non c’è cosa migliore che fargli un bel cappottino invernale con del tessuto non tessuto, noto anche come TNT. È l’ideale perché mantiene il calore, non ostacola il passaggio di luce ed aria, è atossico e nel contempo fa da barriera per eventuali parassiti. Si trova in vendita un po’ dappertutto e viene venduto sia in rotoli che in cappucci di protezione. Ti consiglio quello da tagliare perché oltre ad essere più economico, coprirai le piante come meglio preferisci. Assicuralo al vaso affinché non voli via con delle graffette, con del filo o con delle fascette, trasformerai il tuo balcone/giardino in una soffice nuvola bianca!
Se invece possiedi poche piante in vaso e di piccole dimensioni, una valida soluzione sono le mini serre in acciaio e PVC, si montano in un attimo e ce ne sono di tutti i tipi e misure. Se te la cavi con il bricolage puoi anche costruirla da te, usando dei teli di plastica trasparente di vario spessore come barriera di protezione. Per creare uno scheletro resistente usa dei listelli in legno, delle viti e delle staffette ad L! Non serve essere un falegname per ottenere un buon risultato… il segreto è nel progettare bene le dimensioni e calcolare i tagli giusti… Vedrai che soddisfazione.
COME REGOLARSI CON INNAFFIATURE E CONCIMAZIONI
Durante la stagione invernale la maggior parte delle piante entra in riposo vegetativo, di conseguenza le innaffiature vanno ridotte al minimo essenziale (per alcune specie andranno addirittura sospese del tutto), e le concimazioni devo essere dosate in base alle bagnature, per non incorrere il rischio di bruciare le radici.
Un ultimo consiglio che ci tengo a darti: in primavera aspetta a togliere le protezioni, perché c’è il rischio di gelate tardive che possono causare danni alla pianta in ripresa vegetativa. Aspetta che il tempo si stabilizzi (questo dipende dall’area geografica in cui vivi) per liberarle dalla copertura.
Spero di esserti stata d’aiuto con questo mio articolo, se hai bisogno di consigli su ‘come fare per’ o hai un progetto di
serra che vuoi realizzare puoi scrivermi un messaggio, sarò lieta di risponderti. Mi piacerebbe anche sapere se ogni
anno anche tu ti adoperi per proteggere le piante dai rigori invernali, fai come me o adotti altre soluzioni.
Un abbraccio, Mara.