In questo articolo voglio condividere i principi fondamentali della slow life colti leggendo il bellissimo libro fotografico The Kinfolk Home di Nathan Williams e di come con alcune piccole accortezze la nostra casa può, non solo diventare più bella, ma anche aiutarci a semplificare la nostra vita.

Per agevolare la lettura ho quindi diviso questo articolo in 3 sezioni che mi sono sembrate le più importanti: come è possibile adottare uno stile di vita lento e alcune attività consigliate per abbracciare la slow life, nuovi modi di concepire l’imperfezione e piccoli suggerimenti per avvicinarsi di più alla natura.

Vivere una vita lenta significa recuperare il tempo e spenderlo in qualunque modo ci porti felicità.

BEST PRATICS

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COME E’ POSSIBILE ADOTTARE LA SLOW LIFE PARTENDO DALLA CASA

La casa dovrebbe essere il proprio santuario.

Marcel Wanders

Abbiamo il dovere verso noi stessi di creare il nostro santuario, un’oasi di calma all’interno della propria città. Potrebbe essere impegnativo, ma cambiando leggermente il nostro modo di pensare, possiamo imparare ad apprezzare i vantaggi sia dei ritmi veloci che di quelli lenti della vita.

La vita in città può essere elettrica, veloce e affollata. Ogni volta che usciamo dalle nostre case, entriamo in uno spazio ricco di opportunità. Le possibilità di crescere ed espandersi possono sembrare infinite, anche se spesso difficilmente riusciamo persino a distendere le nostre braccia su un marciapiede.

Il rovescio della medaglia nell’avere a portata di mano le meraviglie inesplorate della città è che la sua energia può essere estenuante e lasciarci desiderare un ritmo più lento e tranquillo. Un ritmo che ci permetta anche di assaporare un pasto senza che un cameriere ci chiede se stiamo ancora mangiando, per esempio.

Invece di escludere un’energia a favore dell’altra, possiamo imparare a vivere nel mezzo di queste due realtà con il silenzio del nostro santuario in un orecchio e il suono della sirena dell’ambulanza nell’altro.

Alcuni lo chiamano compromesso; io preferisco considerarlo un equilibrio.

Costruire uno stile di vita lento in una città dal ritmo frenetico ha tanto più senso per la sua incongruenza, un po’ come entrare in una doccia calda è molto più soddisfacente quando fuori fa freddo.

L’opportunità di vivere uno stile di vita rustico in casa all’interno della città ci permette di apprezzare ancora di più il ritmo frenetico e inebriante delle strade. Introducendo una routine più tranquilla e meno frettolosa nel nostro ambiente urbano, possiamo ottenere il meglio da entrambi i mondi.

UN’ARREDO A PROVA DI SLOW LIFE

Dal punto di vista dell’arredo, ridurre il disordine e fare spazio alla luce naturale che filtra dalle nostre finestre aperte ci permette di avvicinarci a qualcosa di organico. E ricorda che la casa non deve essere per forza un luogo in cui sistemiamo nuovissimi mobili in legno “di recupero” per creare un senso artificioso di shabby chic.

NUOVI MODI DI CONCEPIRE L’IMPERFEZIONE

I suggerimenti per arredare casa in modo da facilitarci una slow life però non finiscono qua!

Slow life

Nel libro si parla anche di kintsugi, che consiste nel desiderio di riparare piuttosto che sostituire. Si tratta di un’arte tradizionale giapponese di riparare ceramiche rotte usando la linfa chiamata urushi, che è fatta con ingredienti come terra, riso  e polvere d’oro. Invece di cercare di nascondere le crepe in questi pezzi antichi, l’oro evidenzia i difetti della ceramica e funge da elemento di riconoscimento del passato.

Secondo il concetto di wabi-sabi infatti la bellezza non si limita alla forma puramente fisica di un oggetto, ma si espande all’intangibile. Ecco il motivo per cui vi è un apprezzamento per la natura imperfetta e temporale delle cose.

I proprietari di qualsiasi spazio vitale hanno una scelta: possono quindi impegnarsi in una lotta perpetua per il perfezionismo con sforzi infiniti per mantenere uno stato permanente di ordine assoluto, oppure possono fermarsi e assaporare le imperfezioni. C’è gioia nel celebrare questi dettagli piuttosto che cancellarli dall’esistenza. Una casa non ha bisogno di essere sempre perfettamente incontaminata: un po’ di disordine è un microcosmo della vita stessa, è un segno di una casa calda e accogliente che sembra tanto vissuta quanto amata.

Invece di fissarci sugli aspetti negativi dei graffi e dei difetti che caratterizzano una casa datata, dovremmo apprezzare i segni che creano ricordi. C’è una bellezza particolare tutta da ammirare nelle case che possono invecchiare con grazia e mostrare l’usura della vita quotidiana. In un’epoca in cui la perfezione è ricercata all’infinito (per i nostri corpi, i nostri guardaroba, i nostri personaggi sui social media), una casa che celebra una vita ben vissuta è da apprezzare.

RIEMPIRE CASA DI PIANTE

Riempire le nostre case con delle piante in vaso può migliorare la nostra sensazione di benessere, ma bisogna ovviamente essere in grado di occuparsene senza allestire un cimitero.

Determina quanta luce naturale entra nella tua casa e scegli le tue piante di conseguenza.

Le camere esposte a sud ricevono luce intensa per la maggior parte della giornata. Puoi permetterti quindi di scegliere quasi tutti i tipi di piante e disporli a pochi metri dalle finestre. Prova cactus, alocasie e piante da fiore o frutto come oxalis, begonie o limoni nani Meyer.

Le camere rivolte a est e ovest ricevono una quantità media di luce per la maggior parte della giornata, ma anche in questo caso ti consiglio di sistemare le piante a pochi metri dalle finestre. Ti consiglio la pilea, la peperomia, palme, dracaena, ficus o felci.

Le stanze esposte a nord invece sono quelle che ricevono meno luce, quindi scegli piante che sopportino bene condizioni di scarsa illuminazione e tienile direttamente sul davanzale della finestra. Tra le specie suggerite troviamo: pothos, filodendri, punte di freccia, sempreverdi cinesi, gigli della pace e zamioculcas.

Quando decidi per una pianta prendi in considerazione anche il tuo programma giornaliero, la frequenza dei viaggi e con che frequenza hai tendenza a dimenticarti delle cose.

Se hai tendenza a dimenticartene prova con una pianta grassa o un cactus. Infatti l’unico modo per ucciderli potrebbe essere proprio l’eccessiva cura.

Potresti essere tentata di annaffiare la tua pianta secondo un programma, ma è meglio annaffiarla solo quando è necessario. Controlla quindi sempre il terreno prima di dargli da bere. Se questo è di colore scuro e si attacca al dito, la pianta dovrebbe stare bene al momento.

ATTIVITA’ CONSIGLIATE PER ABBRACCIARE LA SLOW LIFE: STAYCATION

Ora ti propongo un’attività (o esercizio) che ti aiuterà ad abbracciare lo slow life: si chiama staycation!

Il termine staycation indica come fare vacanza senza uscire di casa!

I tempi possono essere difficili, ma trovare il tempo è ancora più difficile: solo tu, la tua dimora e la tua vacanza casalinga.

Il trucco è illuderti di sentirti come se fossi stato teletrasportata in un paese delle meraviglie per dare un nuovo significato a una “casa lontano da casa”.

Sradica le tue abitudini quotidiane iniziando dalla colazione, non solo cambiando cibo, ma magari facendotela portare anche a letto.

Quando rifai il letto offriti un cioccolatino sul cuscino che ritroverai miracolosamente quando ci farai ritorno la sera.

Piega l’estremità della carta igienica in piccoli triangoli eleganti.

Per lavarti usa piccoli saponi gourmet individuali.

Poi vestiti elegante e regalati un buon pasto in un ristorante. Uno di quelli che hai sempre osservato con curiosità, ma in cui non sei mai entrata e ordina una bottiglia di buon vino.

Oppure mangia a casa concedendoti finalmente quei piatti che hai sempre rimandato perchè richiedevano una lunga preparazione.

Organizza una gita di un giorno in un posto pittoresco a poche ore fuori città. Scatta foto e invia una cartolina ad un’amica. Il vantaggio in più: sostenere le attività locali!

ALCUNE RISORSE RACCOMANDATE PER IMPARARE DI PIU’ SULLA SLOW LIFE

Con questo lunghissimo articolo a tema slow life spero di essere riuscita a farti riflettere almeno un pochino. D’altronde, se ti sei fermata a leggere queste mie righe probabilmente è perchè ne hai sentito il bisogno.

Questo articolo però si conclude qui, ma c’è una bella notizia… Amo parlare dello stile kinfolk in lungo e largo, per cui troverai altri miei contenuti su questo tema nel mio blog che puoi approfondire qui di seguito.

Minimalismo ovvero ricchezza

Slow Living: come applicarlo in casa (part. I)

Vita lenta (part. II)

Non dimenticare di commentare, magari scrivendomi cosa ne pensi della slow life. Riesci ad applicarla nella tua vita? Hai altri suggerimenti che possano aiutare a rallentare i nostri ritmi? Non vedo l’ora di leggere il tuo commento, ma soprattutto seguimi su Instagram per non perderti il dietro le quinte dei miei cantieri&contenuti.

A lunedi, con il prossimo articolo!

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