Torniamo a parlare di antiquariato, andando indietro nel tempo fino al ‘600, alla scoperta di case e mobili dallo stile Barocco. Vediamo insieme quali sono i tratti distintivi dell’arredo di quest’epoca e perchè sono così tanto apprezzati!

IL MOBILE DEL SEICENTO: LE ORIGINI DELLO STILE BAROCCO

Tutta l’arte seicentesca si identifica nello stile “Barocco” che promuoveva una nuova concezione dello spazio e del rapporto tra uomo e natura, privilegiando la spettacolarità e l’illusione. Questo orientamento con i mobili si traduce nella ricerca di movimento, nella vivacità dell’ornato, nella ricerca di particolari fantastici ed estroversi. In realtà forme e tecniche ancora rinascimentali si perpetuano nei primi decenni del Seicento. Anche nel momento più in auge del Barocco si trovano espressioni artistiche semplici che rappresentano una sorta di schematizzazione delle geometrie rinascimentali e che vengono considerate uno stile di transizione. 

IL PRIMO SEICENTO

In Francia nasce lo stile Luigi XIII legato al nome del re sotto il quale ebbe il suo massimo sviluppo, sia in Italia che in Inghilterra. 

I mobili di questo periodo rispecchiano generalmente i canoni dello stile tardorinascimentale, valorizzato spesso da esuberanti decorazioni intagliate, che a seconda delle zone di origine mostrava caratteri ben definiti. 

I mobili hanno due componenti stilistiche fondamentali: un aspetto rigoroso, dovuto all’uso del colore scuro (fino al nero) e l’utilizzo di elementi torniti.

La tornitura caratterizzò i sostegni di tutti gli arredi lignei, rendendo questi mobili facilmente riconoscibili. Questa tecnica consiste nel modellare il legno per mezzo di uno strumento chiamato tornio e i legni utilizzati erano principalmente duri e dalle fibre compatte, ben stagionati e privi di nodi. La forma più diffusa era quella a spirale semplice o doppia, detta a tortiglione

ALTRE CARATTERISTICHE DELLO STILE LUIGI XIII

Anche  la tappezzeria acquista un ruolo importantissimo e i tessuti ricoprono quasi totalmente tavoli, letti e sedili; su questi ultimi le stoffe sono fissate con borchie e arricchite da frange.

Per la grande produzione vengono utilizzate le essenze locali: l’abete, il noce, il rovere, il pero (spesso annerito a imitazione dell’ebano). Per la costruzione di mobili pregiati veniva invece utilizzato l’ebano di colore scuro fino al nero. Queste essenze venivano poi lucidate a cera, o verniciate con tinte vivaci, per essere intonate alle splendide tappezzerie di Bruxelles.

Uno dei mobili simbolo francese di Luigi XIII è il cabinet. Si tratta di un arredo che si presenta sempre a due corpi, dei quali quello superiore ricco di cassetti e scomparti, mentre quello inferiore rappresentato da un tavolo da muro con i sostegni tipicamente torniti.

I ménuisiers d’ebène valorizzavano i mobili con una nuova tecnica detta “placage”, ovvero impiallacciatura. Questa consisteva nel rivestire i mobili con fogli di un legno raro e costoso quasi tutti di provenienza esotica. 

Stile barocco

In Italia, dalla tradizione lombarda, la novità del primo Seicento fu proprio il cassettone a ribalta, da cui derivano la scrivania e lo scrittoio a ribalta. Il cassettone deriva a su volta dal cassone nuziale, ovvero una sorta di cassa a più piani sfilabili, normalmente a quattro cassetti. 

STILE BAROCCO: LA TECNICA DEL COMMESSO FIORENTINO

Detta anche “mosaico Fiorentino”, stiamo parlando di un tipo di intarsio eseguito con marmi, pietre dure colorate semi preziose o altri materiali come l’avorio e la madreperla. La tecnica consiste nel tagliare le diverse pietre in lastre dello spessore di 2- 3 mm. La scelta della pietra era subordinata ai colori utilizzati dal disegnatore per la preparazione del cartone sul quale era riprodotto il disegno da realizzare. Il cartone veniva ritagliato seguendo il disegno, per poi essere incollato sulle diverse lastre nei punti più idonei a realizzare le sfumature del colore, ottenendo effetti paragonabili alla pittura. Poi si passava al procedimento con il  taglio delle pietre in obliquo. Le tessere venivano incollate con miscele adesive e fissate su un supporto di ardesia per poi essere utilizzate come decorazione da parete o strutturale su mobili.

IL TRIONFO DELLO STILE BAROCCO ITALIANO

La gigantesca cattedra di S. Pietro realizzata da Bernini a Roma rappresenta un modello per tutta la scultura barocca. E’ al tempo stesso il primo vero mobile barocco italiano.

L’arte dell’ebanisteria vede nell’Italia la convivenza di due tipologie di arredi: da un lato i mobili di uso quotidiano, dall’altro il mobilio definito “di rappresentanza”. I primi erano utilizzati per gli ambienti privati delle grandi residenze. Gli ultimi invece costituivano in pratica gli arredi da parata, vere e proprie sculture, la cui realizzazione era affidata ad artisti di valore e ai loro allievi.

La doratura ricopre interamente le strutture degli arredi da parata. La committenza borghese invece si limitava a valorizzare le decorazioni a intaglio.

È principalmente nel mobilio di rappresentanza che si manifesta un‘ interpretazione grandiosa e appariscente degli stilemi dell’arte classica. Il rifiuto totale di ogni geometria e la tendenza verso elementi naturalisti sono la base di questo stile. I motivi decorativi sono scolpiti a figura umana o zoomorfa, accompagnati spesso da figure mitologiche, il tutto intrecciato a soggetti ispirati al mondo vegetale.

LA CONSOLE, IL MOBILE PIU’ RAPPRESENTATIVO DELLO STILE BAROCCO ROMANO

La funzione della prima console era esclusivamente ornamentale. Consisteva in un  “tavolo da muro”  per il decoro delle pareti. Questo era concepito come una vera e propria scultura: con fregi, conchiglie, foglie, figure, frutta a tutto tondo che costituivano i sostegni dello spesso piano in marmo o gesso dipinto.  

Stile barocco

IL BAROCCO DEL RE SOLE

In piena epoca barocca nasce lo stile Luigi XIV. Diversamente dallo stile Luigi XIII che manteneva la severità dei modelli rinascimentali, lo stile Luigi XIV è caratterizzato da fasto e sontuosità.

Lo stile Luigi XIV è un vero sistema di forme decorative improntato alle necessità della vita di corte, che si diffuse sull’esempio dell’arredamento delle residenze reali. 

Si istituì la Manufacture royale des meubles de la Couronne: un enorme organismo che includeva falegnami, ebanisti, tappezzieri, scultori, stuccatori, incisori, ricamatori, orafi e maestri di numerose altre specialità. 

Questo stile ha indubbiamente punti di contatto con il barocco romano e il mobilio dorato è uno degli aspetti tipici.

Stile barocco

Gli ebanisti producono e firmano nuove tipologie d’arredo. Ne è un esempio una variante del letto a baldacchino: il lit à la duchesse. Questa tipologia di letto si componeva di un baldacchino non più sostenuto da colonne, ma con la struttura di tessuto appesa direttamente al soffitto.

Anche la poltronasedile per eccellenza della classe aristocratica, modificò sostanzialmente le sue forme. Questa fu sostanzialmente una conseguenza alla moda, che imponeva ingombranti vesti e sfarzose parrucche per donne e uomini. Le poltrone quindi aumentano di dimensione, lo schienale si inclina all’indietro e le parti in legno vengono rivestite per non danneggiare gli abiti. Per comodità i braccioli assumono anche forme più tondeggianti. 

Nei bureaux  lo stile barocco trova spazio anche sui tavoli-scrittoi. Questi erano intarsiati con materiali non lignei, come la tartaruga, l’ottone o l’avorio. I mobili spesso erano anche arricchiti con magnifici applicazioni di bronzo dorato dando un’impronta caratteristica allo stile.

L’INTARSIO MARQUETERIE DI BOULLE

Un noto ebanista della capitale seppe progettare ed eseguire un particolare tipo di intarsio. In pratica con materiali del tutto nuovi, come le lamine di tartaruga, l’ottone, lo stagno e il rame realizzava motivi ad arabesco. Questi si accordavano perfettamente con l’ebano, l’avorio e le scaglie di tartaruga spesso tinte di rosso vermiglio.

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Veronica

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2 risposte

  1. Arredare la casa o un singolo ambiente in stile barocco è un’impresa non semplice. Bisogna saper scegliere i pezzi e gli accostamenti giusti per evitare di eccedere o di generare un’atmosfera caotica. Si tratta di trovare il mobile giusto per le proprie esigenze, in grado di riflettere al meglio la propria personalità.
    E’ uno stile che non a tutti piace, ma sta tornando in auge tra coloro che, guardando fuori dagli schemi, decidono di inserire anche un singolo pezzo di arredamento barocco all’interno di un ambiante che di classico non ha assolutamente niente. Quel mobile, così decontestualizzato, assumerà una luce diversa e ultra moderna, riuscendo ad armonizzare l’intero arredamento.
    D’altra parte è proprio questo lo spirito con il quale questo stile è nato, quello di volersi distinguere e voler stupire rifiutando le geometrie classiche.
    Credo che guardare l’arredo barocco in questa chiave sia una scelta vincente.
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