Oggi vi parlo di uno stile d’arredo che molte persone ignorano. Io stessa lo scopro con voi, in quanto ho le idee molto confuse a riguardo. Si tratta dello stile gustaviano.
In realtà è un vero peccato che questo stile sia così trascurato, in quanto sembra avere una storia davvero interessante, per non parlare anche della resa estetica finale.
Inizio con il darvi due notizione: lo stile gustaviano ha origini svedesi ed è il padre dello stile shabby.
Fu infatti proprio il re di Svezia Gustaviano III che diede origine a questo nuovo stile d’arredo, quando, a seguito di una visita alla reggia di Versailles, decise di ricreare gli stessi ambienti in versione nordica.
Il risultato di questo stile è in altre parole una fusione tra il Neoclassicismo e il Rococò francese che ha subito un processo di semplificazione da ogni fronzolo e quindi resa più sobria, com’è tipico ancora oggi degli interni nordici.
Ecco le caratteristiche principali che determinano questo stile:
✎ predilezione per il total white, impreziosito con accenti dorati
✎ si tratta di uno stile minimal, che può virare per una versione più elegante oppure più semplice
✎ le gambe di tavoli, sedie e divani sono generalmente scolpite con capesante e spesso questi arredi presentano un rosone nella parte superiore
✎ grandi specchi con cornici dorate, che rendono ancora più luminosi gli ambienti
✎ lampadari con cinque o sette braccia di candelabri
✎ candele in applique
✎ molto apprezzate sono le antiche stampe
✎ nell’ingresso spesso si trova un divanetto con cuscini a righe
✎ non manca mai uno scrittoio dove leggere o scrivere
✎ i pavimenti sono in legno, oppure in cotto antico
Lo stesso stile gustaviano però tende a presentarsi con piccole differenze a seconda del contesto economico in cui viene applicato: infatti, nonostante nasca dai palazzi reali di Dottningholm e Gripsholm, si diffonde poi al ceto borghese che lo impiegherà nei cottage di campagna conferendogli un aspetto più rustico.
Fu proprio l’artista Carl Larsson (1853-1919) a favorire la diffusione dello stile country svedese rendendo protagonisti gli ambienti del suo cottage (decorato dalla moglie, Lilla Hyttnäs) nei suoi dipinti.
Il caso più esemplare di questo stile si trova proprio vicino a Parigi e più precisamente si tratta di Maison Laffitte: di seguito le fotografie trovate sulla rivista Campagne Décoration n.65.
Lo stile shabby chic non può quindi negare di avere molto in comune con quello gustaviano, anche se c’è chi non si esime dal biasimarlo come “la brutta copia”. Certo, c’è da dire che sicuramente lo shabby chic, anche per il fatto di poter essere realizzato in tutte le tonalità pastello, oltre che al classico bianco gessato, è sicuramente più versatile e moderno, oltre che più abbordabile grazie anche alle sue tecniche di recupero e riciclo.
E tu conoscevi già lo stile gustaviano? Che cosa ne pensi? Fammi sapere la tua opinione qui nei commenti!
Ciao Chiara! Mi piace molto questo stile e come quasi tutte le blogger amanti dello shabby chic e stili simili, in Italia, l’ho scoperto principalmente grazie a Marzia Sofia Salvestrini, la Regina del Gustaviano appunto… Bravissima interiors decorator!
A presto.
Grazie, ho fatto un po di chiarezza riguardo ai differenti stili.
Grazie a te per il commento. Sono felicissima di esserti stata d’aiuto 🙂 A presto!
Anch’io ho conosciuto questo stile la Silvestrini tanti anni fa.
Sono felice di aver confermato quanto già conoscevi e spero di averti fatto scoprire qualcosa in più! Grazie per aver letto questo articolo, ma soprattutto per aver commentato 🙂