Lo stile parigino ha plasmato alcuni dei castelli più famosi al mondo, arredando incredibili sale da pranzo, camere da letto e bagni decorati da complementi scenografici e lussuosi.

Ma cosa rende lo stile parigino così glamour?

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L’EVOLUZIONE DELLO STILE PARIGINO: LE ORIGINI

Tra il 1642 e il 1716 presero piede i mobili in stile Luigi XIV dal nome del re Sole, sovrano di Francia di quell’epoca. Si trattava di arredi amati per il loro mix di lusso ed espressione della potenza reale.

Durante questa fase, classificabile con il periodo barocco, i mobili erano realizzati in legno massello scuro e presentavano spesso intagli o finiture dorate a raffigurazione di fiori, leoni e ovviamente del sole.

Con la morte di Luigi XIV susseguì il re Luigi XV che però era troppo giovane per governare e non riuscì ad avere stretto controllo su tutto come il suo predecessore. Liberi da uno stretto monitoraggio e controllo, architetti e artisti fuggirono dalla corte reale dando libero svago ad un’evoluzione di gusti e stili.

Con gli anni ’30 del XVIII secolo i motivi tipici dell’Asia orientale influenzano questo stile, rompendo molti degli schemi imposti da Luigi XIV. I mobili venivano creati con molte più linee curve, più decorazioni floreali e talvolta anche dei draghi.

DAL ROCOCO’ ALLO STILE PARIGINO

Il rococò, o rocaille, nasce come stile rivoluzionario al periodo barocco, respingendone l’espressione reale ma mantenendone il lusso. I nuovi canoni estetici sono influenzati da Madame de Pomapadour, un’amante di Luigi XV che prese il potere nel 1723.

Incentrato sull’edonismo e il piacere, con lo stile rococò i cuscini diventano più grandi, i motivi asimmetrici e gli ornamenti ricchi di dettagli più popolari.

Il lusso e il comfort, e in definitiva anche la funzionalità, diventano i nuovi diktat per la progettazione e la realizzazione dei nuovi arredi.

DAL NEOCLASSICO ALLO STILE PARIGINO

Nasce lo stile Neoclassico, conosciuto anche come lo stile di Luigi XVI. I mobili neoclassici non si discostano molto dal design rococò. L’Europa è cambiata e con lei anche le abitudini e le case dei francesi. Lo stile neoclassico segue le regole della simmetria e incorpora principalmente linee rette ispirandosi all’eredità dell’antica Grecia e di Roma.

Tuttavia, le gambe dei mobili rappresentavano un’eccezione. Le gambe cabriole nei mobili neoclassici si ispirano alla maestosità architettonica e alla dinamica verticale delle colonne nei templi antichi.

Con l’avvento dello stile neoclassico le gambe cabriole nei mobili si ispirano alla maestosità architettonica e alla dinamica verticale delle colonne nei templi antichi, ovvero l’entasi. Cioè il rigonfiamento del fusto della colonna a circa un terzo della sua altezza che permette di correggerne la percezione visiva.

Una curiosità particolare è che l’oro, pur avendo sempre fatto parte dei lussuosi palazzi francesi, solo dopo l’invasione francese in Egitto, venne utilizzato anche negli interni diventando largamente utilizzato soprattutto sugli ornamenti floreali. Questo perchè i francesi trassero ispirazione vedendo le tombe e i templi dell’antico Egitto decorati d’oro.

HAUSSMANN NELLA CITTA’

Non si può tuttavia secondo me parlare dello stile parigino, senza citare lo stile Haussmann. Quest’ultimo riguarda l’aspetto architettonico della città che tuttavia non può che influire anche sugli interni più contemporanei. Credo che inserire nel giusto contesto lo stile d’arredo di cui abbiamo discusso finora non può che contribuire a comunicare al meglio il mood e l’atmosfera degli interni così eleganti e raffinati che tanto amiamo.

La capitale parigina si plasma sul concetto Haussmann, caratterizzando le facciate dei palazzi, le strade e gli spazi verdi.

In meno di vent’anni Parigi ha subito una trasformazione eccezionale da città medioevale a capitale europea centro della Francia.

Il processo di cambiamento della città prende il via sotto l’imperatore Napoleone III nel 1852 con l’aiuto del prefetto Haussmann come supervisore dei lavori. Vennero espropriati immobili, demoliti e ricostruiti con l’aggiunta di infrastrutture, reti idriche e fognarie. Vennero modificati gli arrondissement, le strade, gli spazi verdi, i monumenti, ampliati e aggiunti i boulevard.

Lo stile dominante del centro storico rimane quello della seconda metà del 1800, il periodo del Secondo Impero di Napoleone III (1852-1870), mentre il secondo stile dominante è quello dell’inizio del 1900, la famosa Belle Époque che conservò le linee guida di Haussmann aggiornando la decorazione al nuovo gusto Art Nouveau e Liberty.

HAUSSMANN NEI PALAZZI

Per quanto riguardava invece la ricostruzione degli edifici privati il piano di regolamentazione fu integrato con nuove regole.

La maggior parte degli edifici si compone quindi di 5 piani così suddivisi:

  • • pianterreno e mezzanino con muri rientranti, dove si trovavano i locali e le attività commerciali;
  • • secondo piano nobile con uno o due balconi e appartamenti di maggior pregio, dedicati ad inquilini dell’aristocrazia o dell’alta borghesia;
  • • terzo e quarto piano nello stesso stile, ma dai dettagli meno curati;
  • • quinto piano con balconi continui, senza decorazioni;
  • • tetti in ardesia inclinati a 45 gradi, con rispettive mansarde per la servitù .

Nei piani rimanenti vivevano i membri di famiglie borghesi, via via sempre meno agiate salendo con l’altezza dell’immobile.

Oggi i sottotetti parigini sono attici di charme dai prezzi esorbitanti, ma allora erano covi gelidi o asfissianti a seconda delle stagioni, tutt’altro che confortevoli.

LE AFFASCINANTI ORIGINI STORICHE DELLO STILE PARIGINO

Da quanto abbiamo potuto leggere dunque lo stile d’arredo parigino sarebbe ricco di storia. E’ quindi ricco di contaminazioni e influenze diverse che permettono di declinarlo attualmente in un’infinita serie di sfaccettature rendendolo unico nel suo genere.

Personalmente infatti amo mixare il lussuoso stile parigino con il più semplice e naturale stile kinfolk, che permette di aggiungere anche un tocco di calore in più.

Tuttavia da questa lettura diventa quindi anche evidente il perchè lo stile parigino venga oggi spesso confuso con lo stile classico, o viceversa. Non solo, la storia che porta con se oggi lo stile d’arredo parigino fa si che l’amore per l’antiquariato sia qualcosa di viscerale: ecco spiegata quindi la presenza di mobili antichi in interni dal gusto parigino.

Questo articolo termina qui, ma c’è una bella notizia… Amo parlare del mio amato stile parigino in lungo e largo, per cui troverai altri miei contenuti su questo tema nel mio blog che potrai approfondire qui di seguito:

La casa in stile parigino: l’arte di creare un ambiente chic e accogliente

5 buone ragioni per arredare con lo stile parigino

Arredamento di lusso classico • lusso parigino

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A lunedi, con il prossimo articolo!

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