Tappeto per la cucina, come sceglierlo? Qual è la sua utilità? Come associare funzioni pratiche ed estetiche?

 A tutte queste domande e a molte altre ti risponderò con questo articolo. Ti parlerò della mia esperienza come interior designer e di quella di molti miei clienti.

Per me, il tappeto in cucina costituisce uno di quei complementi “salva progetto“. Infatti permette di scegliere qualsiasi tipo di pavimento e di proteggerlo con stile!

Mi viene infatti spesso chiesto se il pavimento posato in cucina non sia troppo delicato per le azioni che verranno svolte in questo ambiente della casa e se l’accidentale caduta di cibo o acqua non possa in qualche modo compromettere l’estetica della finitura scelta.

Personalmente sono per l’uniformità cromatica e stilistica in tutta la casa: non posso quindi pensare di adottare un unico tipo di rivestimento per il pavimento della cucina e un altro per la camera da letto, per esempio. Sebbene esistano delle eccezioni, in cui magari si scelgono due tipi di pavimento differente per evidenziare zone di passaggio dagli ambienti centrali della casa, queste costituiscono dei casi particolari che vanno ponderati con molta attenzione.

Il mio primo suggerimento è quindi quello di optare per il pavimento che più ci piace e di partire da questo per la scelta del tappeto da inserire in cucina.

COME SCEGLIERE IL TAPPETO PER LA CUCINA?

Il tappeto in cucina è consigliato principalmente per motivi di sicurezza. Limita infatti eventuali incidenti domestici causati dall’umidità e dal vapore che possono rendere il pavimento scivoloso, così come anche il semplice cambio di temperatura. 

Il tappeto in cucina deve essere quindi anche pratico, ovvero deve garantire l’igiene. Motivo per cui il primo aspetto da tenere in considerazione è quello del materiale. Un tappeto in tessuto, o a pelo lungo sarà ideale in camera da letto, ma non andrebbe bene per questa zona della casa. Prediligi quindi quelli antimacchia e soprattutto antiscivolo. Se è anche ignifugo e non troppo spesso per evitare di inciampare è ancora meglio!

Tra i materiali a disposizione troviamo il cotone, le fibre sintetiche, il PVC, il bambù e il memory foam. Quest’ultimo particolarmente adatto per lunghe sessioni di preparazione del cibo, perché riduce la sensazione di stanchezza.

Tappeto per la cucina

In quale punto della cucina posizionarlo? Altro aspetto da considerare è poi la posizione che vogliamo dargli. Dal mio punto di vista le posizioni strategiche da considerare per quanto riguarda la cucina sono due: le aree davanti al lavello e ai fornelli, oppure sotto al tavolo. In generale, i tappeti da cucina sono proprio di forma stretta e lunga per ottemperare al primo caso (le classiche passatoie per intenderci).

Dal punto di vista progettuale sarebbe ottimale prendere delle misure precise per non accontentarsi della proposta del mercato, ma per trovare il prodotto ideale al caso nostro. Per agevolarti in questa fase, potresti servirti di alcuni fogli di giornale che posizionerai per terra nell’area che vorrai ricoprire con il tappeto. Fai in modo che i mobili non siano in bilico sui bordi del tappeto, ma di mantenere una ventina di centimetri almeno di larghezza da questi.

STILE IN CUCINA

Una volta presi in considerazione tutti gli aspetti tecnici del tappeto per la cucina, possiamo preoccuparci del lato estetico.

L’ideale sarebbe un tappeto nelle stesse tonalità dei tessili che abbiamo scelto per questo ambiente della casa, quindi cuscini, tendaggi, tovaglia…

Un consiglio più generale però, che prende in considerazione gli stili, è quello di optare per un tappeto con fantasie e motivi in un contesto minimal o classico, mentre di prediligere un complemento dallo stile più semplice in una cucina già carica di colori e oggetti a vista.

IL TAPPETO IDEALE!

Trovare il tappeto ideale che coniughi praticità e stile non è semplice. Ma il mio lavoro è anche questo: trovare i prodotti migliori per i miei clienti e consigliarli anche a chi mi legge!

Un paio di anni fa all’Homi di Milano mi sono imbattuta in una azienda che non conoscevo e i suoi tappeti da cucina mi hanno colpito molto per stile e praticità.

Questa azienda si chiama Swedy e i tappeti che fornisce sono ispirati alla tradizione del tappeto svedese, lungo, minimale e lavorato a jacquard.

La particolarità è che sono realizzati totalmente in pvc ed è questo che gli conferisce una particolare resistenza e versatilità. Il pvc permette di rimuovere semplicemente con una spugnetta qualsiasi macchia. In alternativa potrai lavare questi tappeti antiscivolo direttamente in lavatrice senza troppe preoccupazioni perché sono praticamente indistruttibili. Questa è la ragione per cui posso consigliarli anche in presenza di cani o gatti in casa e il perché sono anche garantiti per ben 3 anni. Se ti ho incuriosito qui puoi trovare tutti i tappeti Swedy.

Nel caso in cui tu stia cercando il tappeto che possa adattarsi meglio al tuo arredamento potresti trovare interessanti alcuni articoli che ho già pubblicato e che analizzano le caratteristiche di ciascun stile. Li puoi trovare qui:

Stile scandinavo

Lo stile japandi

Stile retrò

Non dimenticare di commentare, magari scrivendomi cosa ne pensi di questi tappeti. Conoscevi già gli Swedy? Per quale zona della tua casa sarebbero perfetti? Non vedo l’ora di leggere il tuo commento, ma soprattutto condividi l’articolo sui tuoi social se pensi che possa interessare o essere d’aiuto anche ai tuoi amici e per supportarmi nel mio lavoro (qui sotto trovi tutti i canali di condivisione!). Grazie di cuore!

Chiara Fedele

7 risposte

  1. Grazie dei consigli, io sono anni che non mi decido a mettere un tappeto in cucina, si o no e quanto lungo e dove ma di che colore… Un post così mi ci voleva proprio

  2. Ottimi consigli. Sto rinnovando la cucina e non so proprio decidermi ma avendo il pavimento in legno credo che sia necessario nonostante qui non si usi molto. Contrariamente a quello che si pensa qui in Svezia (dove vivo) il tappeto vicino alla zona cottura non è presente perchè spesso le cucine sono affiancate da stufette in legno ma sono perfetti per l’entrata e tra una stanza e l’altra visto che in casa si ha l’abitudine di camminare scalzi…e in inverno il tappeto oltre che bello è piacevole da sentire sotto i piedi. : )

    1. Ciao Antonella, grazie per il commento! Il tappeto in cucina è utile a prescindere, oltre ad essere un complemento che abbellisce ancora di più l’ambiente. E’ ottimo nel tuo caso poiché hai un parquet, ma anche nel mio che ho un pavimento in gres e diventa scivoloso se cade dell’acqua o se produco tanto vapore mentre cucino. Non è una questione di tradizione, quanto piuttosto di best practice nella progettazione della cucina. Pertanto, te lo consiglio!

  3. ciao ho già una passatoia davanti al lavabo e ai fornelli… vorrei mettere un tappeto pelo corto sotto il tavolo e le sedie,è più lungo e largo del tavolo e delle sedie di circa 70 cm, il colore è di una nuance simile al pavimento e alla cucina, mentre diversa se pur della stessa tonalità delle passatoie. mi chiedevo se è sbagliato avere in cucina un tappeto di quel tipo… non si addice meglio al salotto? il mio obbiettivo resta proteggere il pavimento. grazie

    1. Buongiorno Donatella, non è sbagliato… anzi! Hai fatto la scelta giusta: la passatoia ha funzione antiscivolo, quindi è giusto che venga scelta in materiale vinilico o simile; mentre il tappeto sotto al tavolo svolge solitamente la funzione di arredare e definire uno spazio che nel tuo caso è quella di area conviviale dove consumare i pasti e renderla quindi più accogliente. Questa è una soluzione che addotto spesso anch’io nelle cucine abitabili. Il pelo corto si pulisce facilmente con un vaporetto, a differenza del tappeti a pelo lungo. Inoltre, il pavimento intorno alla zona del tavolo solitamente non è così incline ad essere rovinato dal cibo, lo è molto di più la zona adiacente alla cucina dove si deve proprio svolgere l’azione di cucinare. Potrebbe essere necessario proteggere il pavimento solo se eventualmente si tratta di cotto o parquet, ma se realizzato in altri materiali non vi è alcun problema.

      Spero di aver risposto alla tua domanda e ad ogni modo rimango disponibile,
      Chiara

  4. Ciao! Grazie mille per la risposta esaustiva. Lo comprerò. Mi piace l idea di creare uno spazio conviviale e accogliente. Grazie. Donatella

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