Quale periodo storico migliore, se non quello de la Belle Époque in Italia, per raccontare una leggenda del terrore ambientata in interni da favola? Come ogni anno infatti, non c’è Halloween che si rispetti senza un articolo sul blog che sposi il tema dell’interior design con quello dell’orrore.

Anche quest’anno ci troviamo nella mia zona e più precisamente a Grimaldi, in provincia d’Imperia, presso Villa Voronoff, a 200 metri dal confine francese.

Villa Voronoff, anche detta Villa Grimaldi, risale a metà dell’Ottocento ed è un’enorme proprietà che per questo motivo viene soprannominata dai francesi château (castello).

Il fortunato proprietario era il signor Serge Voronoff, un medico dell’epoca di fama mondiale di nazionalità francese, ma origine russa.

La sua reputazione era dovuta soprattutto ai trapianti di testicoli di scimmia sugli uomini più abbienti dell’epoca che cercavano la vis vitalis, ovvero quella forza metafisica che darebbe energia al nostro corpo e che con la vecchiaia si tende a perdere.

Si trattava sicuramente dell’uomo più influente degli anni ’20 a livello planetario. A lui si associava il sogno dell’eterna giovinezza: ci si affidava alle sue cure per ritrovare la freschezza ormai perduta e per ottenere vigore sessuale.

LA BELLE ÉPOQUE IN ITALIA: PRIMA DI VILLA VORONOFF

La proprietà che oggi è possibile vedere, storicamente si componeva esclusivamente della Torre saracena dei Corsi. Questa serviva alla Repubblica di Genova ad alloggiare i doganieri, i quali venivano reclutati principalmente dalla Corsica (da cui il nome).

la Belle Époque in Italia

Fu poi il medico della Regina Vittoria d’Inghilterra, Henry Bennett, a far costruire tutta la proprietà.

L’edificio era impostato su due piani, ma disponeva anche di vani sotterranei. All’epoca era dotato di cinta murarie e di ingresso principale con cancellata.

LA BELLE ÉPOQUE IN ITALIA: VILLA VORONOFF

La villa, che Voronoff acquistò nel 1925, era molto bella e di dimensioni straordinarie. La caratteristica che la rendeva ancora più particolare era il parco, anch’esso enorme e molto bello, il quale ospitava la prima serra per l’acclimatazione della zona che andava da Marsiglia a Genova. Voronoff aveva necessità di possedere un parco di questo tipo per poterci allevare le sue scimmie. Infatti, importarle dall’Africa ogni volta che ne aveva bisogno gli costava parecchio, oltre che causarne la morte di tantissime durante il viaggio. Il parco e il clima della Costa Azzurra hanno permesso di allevare in questa proprietà fino ad ottanta scimmie e le gabbie sono tutt’oggi ancora visibili percorrendo la principale Via Aurelia.

Il piano nobile ospitava, oltre alle camere di rappresentanza, di riposo e ad un’immensa biblioteca, una sala da pranzo rettangolare con due pareti di cristallo, di cui una che dava verso la Francia e l’altra verso l’Italia.

La Villa è stata poi impreziosita da Voronoff svaligiando i migliori antiquari della Costa Azzurra e di Parigi. Vi erano spazi omaggiati da arazzi medioevali e altre meraviglie che erano stati acquistati all’asta di un castello della Normandia.

Principalmente però gli elementi dell’arredamento erano in stile liberty e russo.

Grazie alle possibilità economiche del chirurgo, Villa Voronoff divenne uno dei luoghi più chic della Costa Azzurra e poteva competere con il lusso del principato di Monte Carlo.

Purtroppo però La seconda guerra mondiale distrusse la villa quasi completamente e ciò che noi oggi possiamo vedere non è che una versione piuttosto spartana del recupero avvenuto intorno al 1946.

Attualmente Villa Voronoff è una proprietà privata non visitabile. Tuttavia è possibile soggiornarci affittando una stanza per brevi periodi.

LA BELLE ÉPOQUE IN ITALIA: LA LEGGENDA DELL’UOMO SCIMMIA

In tempi più recenti un agente di polizia ha affermato di aver visto palesarsi davanti a lui un un’essere enorme, durante la perlustrazione notturna della boscaglia di Grimaldi. Il poliziotto lo descrive come un gorilla con la faccia umana, il viso scuro, pieno di rughe come quella di un vecchio, pieno di peli.

la Belle Époque in Italia

Anche altre persone avrebbero giurato di aver visto durante la notte, nello stesso tratto di strada, un essere con le stesse caratteristiche fisiche: un essere a metà tra l’uomo e la scimmia.

L’uomo scimmia, secondo i testimoni, sarebbe imponente, alto più di due metri, con degli occhi enormi e dotato di una velocità disumana; il respiro è affannoso, rauco.

Non si contano gli articoli di giornale, trasmissioni televisive e testimonianze che riguardano l’uomo scimmia di Grimaldi.

E’ pensiero comune ritenere che l’uomo scimmia sia frutto di uno dei tanti esperimenti eseguiti dal dottor Voronoff nella sua villa. Ciò che avveniva all’interno della clinica della proprietà però era tenuto all’oscuro da tutti e nessuno vi aveva accesso.

Un’altra teoria afferma che che l’uomo scimmia sia stato creato da Voronoff come “arma bellica” per la seconda guerra mondiale.

L’unica cosa certa oggi riguardo a questa storia è che sicuramente si tratta di un mistero a cui nessuno ancora è riuscito a dare una prova concreta.

LA BELLE ÉPOQUE IN ITALIA: CONCLUSIONE

Per questa settimana è tutto! Se vuoi scoprire di più riguardo a leggende horror che riguardano palazzi storici della provincia d’Imperia puoi leggere gli articoli che ho già pubblicato a riguardo. Eccoli qui:

Esplorazione: il mio video

L’hotel Angst di Bordighera

Il castello di Dolceacqua

Non dimenticare di commentare: magari potresti dirmi se conoscevi già questa leggenda. Hai già avuto modo di visitare un’architettura della Belle Époque? Avresti delle leggende terrificanti che riguardano architetture stupende da suggerirmi? Ogni contributo è importante, grazie!

Chiara Fedele Interior Design Firma Bianca

 

4 risposte

  1. Io sono fan delle leggende, a maggior ragione se sono a sfondo horror e ancora di più se sono ambientate in luoghi che conosco. Non avevo mai sentito parlare di questa storia, ma mi è piaciuta tantissimo! Adesso vado a leggermi anche quella sul castello di Dolceacqua che ho visitato non troppi anni fa.

    1. Ciao Natascia, sei già stata da queste parti quindi! La leggenda più conosciuta e chiacchierata su un’architettura della nostra zona però è sicuramente quella che riguarda l’hotel Angst di Bordighera. Anche quello è un palazzo della Belle Époque…

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