L’ULIVO ED IL PAPAVERO, LA SCELTA DI UN LOGO CON UN FORTE SIGNIFICATO
Ci sono piante che fanno parte della nostra quotidianità, ci tengono compagnia, ci rappresentano quando vogliamo esprimere valori o stati d’animo.
Chi non si è mai identificato in un particolare fiore o pianta, accomunando le loro qualità alle nostre?
Proprio per questo oggi ti parlerò del perché la nostra bravissima Interior Design Chiara Fedele ha scelto l’ulivo e il papavero per il suo personale Logo di rappresentanza. Approfittiamo così di conoscerle più da vicino ed apprezzarle come meritano.
La passione di Chiara per l’architettura d’interni e il desiderio di dedicarsi in pieno alla sua professione, le hanno fatto da guida lungo il suo cammino personale, spesso pieno di ostacoli e difficoltà.
Superare le avversità e raggiungere l’obiettivo tanto voluto…come un esile papavero che cresce sui terreni più accidentati e aridi ma che non si lascia vincere e alla fine fiorisce, regalando delle accese sfumature di un bel rosso intenso.
Anche Chiara come un fiore poco esigente e all’apparenza fragile è riuscita a fiorire…quale simbolo migliore di un papavero!
Ma l’amore di Chiara per la sua professione va anche di pari passo con quello per la sua terra: la Liguria. Un territorio dove le montagne si gettano a strapiombo nel mare cristallino e dove l’ulivo ha trovato una fertile casa per mettere radici e crescere rigoglioso.
Una pianta umile, resistente, senza troppe pretese ma che offre ricchezza con i suoi frutti e il suo legno pregiato e bellezza a chi la ammira…semplice e maestosa come la sua visione di unire gli opposti per creare armonia.
L’OLIVO: UN ALBERO CARICO DI SIMBOLI
L’olivo racchiude in sè una simbologia antica e complessa, trovando un posto d’onore già nell’antico testamento come simbolo di rinascita. Il libro narra che dopo il diluvio universale la colomba fa ritorno sull’arca con un ramoscello di ulivo in bocca, a rappresentare un nuovo inizio e una ristabilita pace tra uomo e Dio.
Pace e rinascita ma non solo, l’ulivo è l’emblema della resistenza alle avversità, resilienza ed eternità (grazie alla sua vita longeva).
Per gli antichi greci l’ulivo era considerato sacro, perchè portato in dono dagli Dei agli uomini, così come per gli antichi Egizi e per i Romani. Ovunque volgiamo lo sguardo nell’area mediterranea ci accorgiamo che questa pianta è parte della tradizione secolare dei popoli che vi abitano, sia come buon auspicio e protezione dagli eventi nefasti che come importante fonte di reddito.
COLTIVAZIONE DELL’ULIVO
Pianta tipica dei paesi Mediterranei, cresce bene anche sui terreni impervi, calcarei e sassosi. Sempreverde dalla crescita lenta ma molto longeva… Esistono esemplari centenari od addirittura millenari. Ed infatti la foto sotto si riferisce ad un ulivo millenario presente in Sabina, si ritiene che fosse presente gia all’epoca dei della fondazione di Roma!
La sua coltivazione è relativamente semplice, basta assicurargli un terreno ben drenato e concimato, metterlo a dimora dove il clima è dolce, evitando di esporlo ai freddi prolungati e a bruschi cali di temperatura.
É coltivato soprattutto per la sua drupa commestibile (oliva) che giunge a maturazione tra settembre e febbraio, dalla quale si ricava l’olio.
Negli ultimi anni si è diffusa la sua coltivazione a scopo ornamentale, grazie all’introduzione di bonsai di ulivo e kokedama, più pratici da tenere in casa o in terrazzo.
IL PAPAVERO, CENNI STORICI E SIMBOLOGIA
Il papavero è un fiore che cresce spontaneo un po’ ovunque, a volte solitario sul ciglio delle strade asfaltate, altre invece a formare immensi tappeti carminii in campi incolti.
Ben pochi sanno che il papavero ha una storia millenaria risalente a quasi 7000 anni fa…Nella lontana Mesopotamia faceva compagnia ai primi raccolti di grano della mezzaluna fertile. Per gli antichi greci era simbolo di fertilità della terra ma anche dell’oblio.
In epoca cristiana ha rappresentato il sangue di Cristo sulla croce…Trasfigurazione del martirio e del sacrificio di Gesù, simbologia che è continuata sino ai nostri giorni. Oggi infatti il papavero si usa per commemorare i caduti di guerra e rendere onore a chi ha combattuto con onore.
Tutte le specie esistenti di papavero contengono degli alcaloidi che agiscono come sedativi (l’effetto varia a seconda della specie) e maneggiarli è sconsigliato soprattutto nei soggetti allergici.
Il papavero è una pianta molto sensibile ai trattamenti chimici, infatti la sua presenza in campi coltivati rivela l’assenza di pesticidi nelle colture.
COLTIVAZIONE E SPECIE DI PAPAVERI
La coltivazione del papavero comune è semplicissima, si tratta di una specie annuale e i suoi semi vanno piantati a partire da aprile, ama stare in pieno sole e non ha grandi esigenze di terreno. Cresce bene ovunque tranne che su suoli molto acidi (con ph basso) o con troppi ristagni idrici. Non ha grandi esigenze colturali, di irrigazione e concime, può essere usato per creare delle belle chiazze di colore in un meadow garden.
Esistono solo 7 specie di papavero sparse per il mondo:
- Papavero comune o Rosolaccio: quello che tutti noi conosciamo per il bel colore rosso acceso.
- Papavero blu dell’Himalaya: bellissima specie dai petali di colore blu intenso, cresce ad alte quote dove il clima è molto fresco. Fiore nazionale del Buthan, diffuso nella catena Himalayana.
- Papavero islandese: specie dai colori vivaci, che vanno dal giallo all’arancione, cresce in luoghi montani e freschi.
- Papavero orientale gigante: specie perenne molto resistente ed apprezzata per le molte varietà diverse, resiste al freddo ed ha uno sviluppo molto vigoroso.
- Papavero alpino: ha dei graziosi fiori bianchi o gialli, è presente sui versanti alpini e dolomitici…anche sopra i 3000 metri.
- Papavero da oppio: oltre il rosolaccio è la varietà a noi più conosciuta per l’oppio che se ne estrae. Coltivato in Asia, cresce spontanea anche in Europa su terreni calcarei come infestante. É di bel colore rosa ma la coltivazione in Italia è vietata!
- Papavero californiano: originario dell’America settentrionale ma è molto diffuso grazie alla sua facilità di coltivazione e bellezza dei fiori. La varietà è nota come Escolzia, il cui principio attivo viene usato per conciliare il sonno in noti prodotti farmaceutici (..e funziona davvero ;-)).
QUAL E’ IL TUO FIORE O PIANTA PREFERITO?
Ti è piaciuto il mio articolo? Veramente interessante l’incontro tra queste due piante uniche! Ci sarebbe stato molto altro da raccontare ma ho preferito lasciarti ancora qualche curiosità da svelare…magari con una nuova chiave di interpretazione…personale e profonda come quella di Chiara.
O hai un altro fiore o pianta che ti rappresenta? Raccontalo nei commenti!
Un abbraccio grandissimo, Mara.
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