Doveva essere una moda passeggera e invece il Millennail Pink impera ancora sovrano in tutti gli ambienti più di tendenza del momento. Correva l’anno 2017 e di Millennial Pink già se ne sentiva parlare. Una probabile influenza del rosa quarzo decretato da Pantone si pensava. Ma di ritorno da un’altra fervida Milano Design Week il Millennial Pink è ancora li. Lo troviamo sulle pareti, sulle morbide sedute di velluto, negli oggetti e addirittura nelle scritte composte da luci led che segnalano la parola “pink” come se il concetto non fosse già stato espresso abbastanza chiaramente.

Io non posso che esserne più felice!

DEFINIZIONE E STORIA DEL MILLENNIAL PINK

Il temine Millennial Pink si riferisce ad un insieme di sfumature che vira dal beige ad una particolare nuance a metà tra il color pesca e il color salmone.

L’origine di questa tendenza non è molto chiara, ma a mio parere sono stati diversi fattori non molto distanti tra loro sulla linea temporale a portare il Millennial Pink a questo straordinario successo.

Secondo i più, il punto di svolta di questa tendenza è stata l’uscita del film Grand Budapest Hotel di Wes Anderson nel 2014, oppure l’edizione dell’iPhone in rose gold nel 2015.

Sicuramente a questi due fattori hanno contribuito anche grosse aziende di design scandinavo. Per esempio Muuto e Space Copenhagen avevano iniziato già un anno prima a proporre arredi in suddetta tonalità. Di fatto, il Millennial Pink è anche conosciuto con il termine Scandi Pink.

Millennial Pink nell'arredamento
Un angolo del Rose & Co., un instagrammabile locale di Milano nella zona di Brera.

PSICOLOGIA DEL COLORE

Il Millennial Pink non ha avuto successo solo nel mondo dell’arredamento, ma la sua applicazione riscuote un indiscusso gradimento, dalla moda a Instagram, dalla tecnologia alla cartoleria.

Secondo uno stereotipo dei meno giovani, il rosa sarebbe associato al mondo femminile. In realtà dovrebbe avvicinarsi più al mondo maschile, in quanto risulta essere una tonalità vicina all’impulsivo ed energico rosso. Anzi, a dirla tutta, nel passato gli abiti di dame e regine erano spesso nelle tonalità del blu (tinta preziosa poichè difficile da ottenere) perché rievocava l’immagine della Vergine Maria.

Il rosa nell’arredamento piace ai più perché è rilassante, non banale, annulla le differenze di genere, sta bene con quasi tutto e non appare per nulla frivolo.

Il Millennial Pink è diventato il colore simbolo di questo periodo storico, in cui i generi sono sempre più fluidi. Funge inoltre da ponte con il passato rifacendosi ad una tonalità di rosa che andava molto negli anni ’80/’90, promettendo con fiducia di ripercorrere certi cambiamenti con successo.

Allora, ho reso il Millennial Pink di tuo gradimento? Se non sono ancora riuscita a convincerti però potresti trovare interessanti alcuni articoli che ho già pubblicato e che trattano di altri colori. Eccoli qui:

Tendenze arredamento 2019: Living Coral

Colori moda per pareti interne: Spiced Honey

Pantone – Colors of the Year 2016: Rose Quartz e Serenity

Non dimenticare di commentare: magari potresti dirmi cosa ne pensi del Millennial Pink. Lo useresti per arredare i tuoi ambienti? Oppure nell’arredamento prediligi altri colori? Risponderò al tuo commento, grazie!

2 risposte

  1. A me il rosa piace moltissimo, da sempre. Tutti i rosa. Anche addosso. Anche negli oggetti. Dappertutto! Ahah! Rosa antico e rosa fluo i miei preferiti. Ora che so che e’ millennial come me, ancora meglio. 😀

    1. Non so se si era capito, ma è anche il mio colore preferito! Non ho ancora azzardato ad usarlo in casa però… nel mio caso il rischio di esagerare è troppo alto!! Però mi fa molto piacere averti proposto un articolo che riflette qualcosa che ami così tanto. Grazie per essere passata di qua, a presto 🙂

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