La professional organizer Simona Bergami è oggi ospite su questo blog per parlarci dell’importanza del minimalismo e di come applicarlo anche alle nostre agende.
Voglio iniziare ponendoti una domanda che faccio spesso nei miei corsi. Se potessi scegliere senza curarti del prezzo, in quale tipo di negozio preferiresti acquistare un abito?
Le opzioni sono:
- Un grande magazzino o una catena fast fashion. Solitamente questa tipologia di negozi si contraddistingue per un enorme assortimento di abiti, taglie e colori, tutti mischiati tra loro. Bisogna armarsi di santa pazienza e spulciare tra appendiabiti e scaffali alla ricerca del modello che ci piace, che sia anche di un colore che ci valorizzi e verificare che la taglia sia quella giusta. Bisogna fare lo slalom tra banconi e appendiabiti in spazi ridottissimi. Se compriamo qualcosa spesso dovremo stirarlo prima di indossarlo. Questo perché gli abiti sono iper compressi e perché le persone hanno la pessima abitudine di aprire maglie accuratamente piegate e poi buttarle un po’ come capita, cosa che sgualcisce i capi. Spesso c’è musica ad altissimo volume e le commesse non ci calcolano.
- Una boutique. Solitamente quando si entra in questa tipologia di negozio si ha l’impressione di essere entrati in un mondo parallelo. I capi disponibili sono pochi, tutti molto selezionati. Spesso è appeso un solo modello. Però le commesse molto presenti a prendersi cura del cliente ci svelano che in magazzino sono presenti altri colori e altre taglie che mostrano solo su richiesta. Il negozio è caratterizzato da ampi spazi liberi in cui muoversi comodamente. I capi di abbigliamento invece sono sistemati in modo da essere tutti visibili, spesso senza nemmeno bisogno di scorrere le grucce sugli attaccapanni. C’è una musica bassissima solo di lieve sottofondo.
IL POTERE DEL MINIMALISMO E LA SUA IMPORTANZA
Quasi il 100% delle persone mi risponde che il luogo ideale dove fare shopping è l’opzione B.
Intendiamoci, non stò denigrando il fast fashion, da cui mi servo spessissimo, ma si tratta di due esperienze differenti di acquisto.
Ciò che ci fa preferire il secondo negozio sono la rilassatezza che emana e il minimalismo dell’arredamento e della sua gestione.
A questo punto, nei miei corsi di solito dico una frase: gli spazi vuoti non sono uno spreco!
Non è una frase da mistico, ma un semplice dato di fatto che possiamo rapportare a tutti gli ambiti della nostra vita. Lo spazio vuoto da automaticamente importanza a ciò che sta nel suo centro. Riflettiamoci: nella nostra boutique gli spazi vuoti minimalisti valorizzano i pochi abiti ben scelti. Un’attrice che declama un monologo sta sul palco da sola perché gli occhi devono essere puntati solo su di lei, perché è la più importante. In una mostra d’arte il quadro più importante viene posto in una parete bianca da solo perché nulla deve distrarre dalla sua contemplazione.
Se rapportiamo questo principio alla nostra quotidianità ecco che possiamo intuire come un arredamento minimalista non sia “vivere con poco”. Al contrario significa dare estrema importanza ai mobili e alle suppellettili che possediamo. Un vaso bellissimo posto su una mensola da solo sarà molto più valorizzato: ogni nostro ospite lo noterà e ci farà i complimenti. Persino noi, passandoci davanti ogni giorno, continueremo a notarlo e penseremo “che bell’acquisto”, oppure “che bel regalo” e “gli ho trovato proprio una bella posizione”. Al contrario se lo metteremo in mezzo ad altri venti vasi, diventerà automaticamente uno dei tanti e tempo qualche ora sarà semplicemente scomparso, perso nella mediocrità dei suoi vicini di mensola.
MINIMAL LIFESTYLE
Il principio dello spazio vuoto possiamo applicarlo anche alla nostra agenda e ai nostri impegni. Se ne abbiamo troppi finiremo per correre meccanicamente da un appuntamento all’altro senza dare a nessuno reale importanza. Ma se ne abbiamo uno o due, potremo prepararci adeguatamente, dedicando in toto le nostre energie e dando il nostro meglio (soprattutto se sono appuntamenti di lavoro). Facci caso: in un’agenda lo spazio vuoto vuol dire automaticamente che quel tempo non assegnato potremo impiegarlo come meglio crediamo (leggendo, facendo una passeggiata, giocando con i nostri figli…).
A volte mi chiedono: ma come posso fare a trovare del tempo quando la mia agenda è sempre zeppa di impegni? La prima cosa è chiedersi se tutti gli impegni sono davvero importanti, se qualcosa non possiamo per esempio delegarlo o del tutto eliminarla. Come se fossimo le direttrici del negozio di cui parlavamo all’inizio e decidessimo di liberarci di tutta una serie di capi d’abbigliamento che non riteniamo all’altezza della nostra boutique.
Poi creiamo quello spazio vuoto che tanto desideriamo prendendo un appuntamento con noi stessi: dalle 14.00 alle 16.00 di mercoledì non ci sono per nessuno. Quindi pianifica per quel momento qualcosa che ti faccia stare bene, che ti aiuti a rallentare per prendere fiato, che ti rigeneri. Scrivitelo proprio sull’agenda e non sovrapporre altri impegni. Se qualcuno ti chiede un appuntamento proprio in quell’orario la risposta è semplice “mi dispiace ho un altro impegno; dobbiamo cambiare giorno…”. Ti garantisco che nessuno ti chiederà spiegazioni, né tu sarai tenuto a darne!
Ti invito quindi a trasformare la tua agenda e farla diventare come una boutique di lusso.
Goditi il tuo spazio vuoto, conscio che non è tempo perso ma al contrario, un momento di enorme ricchezza per il tuo Ben-Essere!
Simona Bergami, professional organizer
RINGRAZIAMENTI E APPROFONDIMENTI
Ringrazio Simona per i suoi preziosi consigli su come applicare il minimalismo nelle nostre vite e le farò certamente sapere se riuscirò a mettere in pratica questi concetti! Intanto mercoledì sul suo blog potrai invece trovare un mio articolo con 4+1 consigli per applicare lo stile minimal chic in casa tua.
Se vuoi approfondire l’argomento, potresti trovare interessanti alcuni articoli che ho già pubblicato. Eccoli qui:
Fare ordine in casa e nella vita
Hygge: uno stile o un lifestyle?
Non dimenticare di commentare: magari potresti dirmi qual è il tuo pensiero riguardo al minimalismo. Trovi che anche la tua agenda abbia bisogno di un restyling? E cosa pensi del concetto di minimalismo legato all’arredamento? Risponderò al tuo commento, grazie!