CONOSCI L’ORIGINE DELLE PIANTE LEGATE AL NATALE?
L’arrivo del Natale porta con se molte emozioni, luci per illuminare le buie giornate invernali, regali da donare a chi si ama, dolci tipici e molto altro ancora. È un appuntamento annuale che ci regala una felicità fatta di tradizioni che ognuno di noi rispetta e tramanda. Ma ti sei mai chiesta perché esistono le usanze legate alle festività natalizie? Come quelle legate alle piante che portiamo in dono o utilizziamo per le decorazioni natalizie? Se la tua risposta è si allora stai leggendo l’articolo giusto! Ti racconterò di come piante dalle umili origini abbiamo attraversato culture antiche e secoli di storia per arrivare fino ai giorni nostri diventando i simboli stessi del Natale. L’Agrifoglio, il Pungitopo, la Stella di Natale ed il Vischio saranno i protagonisti di queste storie, piante semplici ma che racchiudono in se origini e significati speciali, che in pochi conoscono.
PUNGITOPO (Ruscus aculeatus)
In virtù delle sue foglie dentellate, i rami del pungitopo venivano intrecciati per proteggere formaggi ed alimenti dai roditori, da qui deriva il suo curioso nome. Questo bell’arbusto è molto diffuso in tutta la zona mediterranea e raccolto fin dai tempi antichi per uso curativo, infatti possiede dei potenti principi attivi impiegati anche al giorno d’oggi in medicina. Anche in cucina il pungitopo è molto apprezzato, le giovani piantine, chiamate turioni, vengono raccolte per essere mangiate come gli asparagi.
UNA PIANTA DI FAMA ACCERTATA
Non sorprenderti quindi se a questa pianta gli sono state attribuite capacità benefiche e portatrici di fortuna, già tra gli antichi romani era considerato un “talismano” in grado di tenere lontano gli spiriti maligni e portato in dono nelle celebrazioni importanti come segno di buon auspicio. Purtroppo però a causa delle sue qualità, è stata fatta una raccolta indiscriminata di pungitopo in natura, tanto che in alcune regioni italiane sta scomparendo. Fortunatamente è entrato a far parte delle specie protette, così da preservarlo dall’estinzione.
FACILITA’ DI COLTIVAZIONE
Non preoccuparti, puoi tranquillamente acquistarlo in un vivaio, coltivarlo in vaso od in piena terra è molto semplice perché il pungitopo è una pianta rustica che si adatta a qualsiasi tipi di terreno, basta che sia ben drenato. Può essere esposto anche a mezz’ombra e forma un bel cespuglietto che raggiunge anche gli 80 cm.
AGRIFOGLIO (Ilex aquifolium)
L’agrifoglio è il protagonista assoluto del Natale, i suoi rametti vengono usati per abbellire tavole, alberi di Natale, pacchetti e viali… quando si dice che “di necessità si fa virtù”! Il suo uso decorativo proviene da una lontana tradizione irlandese, portata avanti dalle persone povere, che non potendo permettersi dei veri addobbi natalizi usavano l’agrifoglio, rimaneva verde in inverno ed non costava nulla.
DA PLINIO AL CRISTIANESIMO
Già Plinio il Vecchio raccontava l’importanza che questa pianta aveva per i romani, grazie alle sue foglie pungenti, veniva piantata fuori dalle abitazioni per tenere lontano i spiriti maligni. Anche nei paesi nordici era impiegato nei riti magici contro i demoni malvagi.
E poi infine è arrivato il Cristianesimo ad assimilare queste credenze, facendo diventare l’agrifoglio un simbolo religioso: le foglie a simboleggiare la corona di spine e le bacche rosse il sangue di Gesù.
UN’OTTIMA SIEPE DA GIARDINO
Chiamato anche pungitopo maggiore, le sue bacche sono velenose per l’uomo e si distingue nettamente dal pungitopo per le sue foglie striate di un verde lucido intenso. Anche se è un arbusto in natura raggiunge anche i 10 mt di altezza! Puoi usarlo per creare una meravigliosa siepe da giardino, vedrai come la sua bellezza ti conquisterà.
CURIOSITA’
Sai che il Matè è ricavato da una varietà di Ilex originario del Sudamerica? I nativi americani ne ricavano un infuso dalle proprietà toniche e sono stati loro a farlo conoscere agli europei 😉
STELLA DI NATALE (Euphorbia pulcherrima)
“La più bella tra le Euphorbie”, è il significato letterale del suo nome botanico, nome che gli fu dato al suo arrivo in Europa agli inizi del 1800, quando fu catalogata per la prima volta. Questa pianta proviene dall’America centrale, dalle zone a clima tropicale fresco e privo di forti sbalzi di temperatura, dove in natura raggiunge tranquillamente i 4 metri di altezza… altro che pianta di Natale!
TRADIZIONI D’OLTREOCEANO
Già apprezzata dagli Atzechi per i suoi colori e l’uso tintorio che ne facevano, deve la sua notorietà al botanico americano J.R. Poinsett che ne rimase affascinato e decise di riportarla con se al ritorno negli Stati Uniti. In seguito la Stella di Natale venne chiamata in suo onore Poinsettia, ma solo nel 1920 iniziò una vera e propria commercializzazione come fiore reciso. Fu subito un successo strepitoso, e dai fiori recisi alla pianta in vaso il passo fu breve, talmente breve che ogni 12 di dicembre negli USA si celebra il Poinsettia day. Giorno in cui gli americani si scambiano la Stella di Natale per illuminare le buie giornate invernali. Da quel momento in poi la strada per la più bella tra le Euphorbie è stata tutta in discesa… dall’America all’Europa fino all’estremo Oriente. Una pianta che ha conquistato e continua a conquistare interi continenti.
UNA STORIA D’AMORE
Ma come tradizione vuole, anche lei ha una storia da raccontare. Si narra di una povera pastorella che non avendo nulla da portare in dono a Gesù nella notte di Natale, raccolse delle erbacce trovate lungo il cammino, ma grazie al suo amore ed animo puro le erbacce si trasformarono in magnifici fiori rossi… le poinsettie.
SCHEDA DI COLTIVAZIONE
La coltivazione della Poinsettia richiede alcuni accorgimenti, perché a differenza delle altre piante natalizie, non tollera il clima invernale. Quante volta ti sarà capitato di vedere stelle di Natale morenti esposte al freddo e per me ogni volta è una sofferenza ☹ Se desideri coltivarla al meglio ecco qui una breve guida illustrata che ti sarà di aiuto.
VISCHIO (Viscum album)
Il Vischio è una bellissima pianta semiparassita che ha bisogno di un albero (alberi di latifoglie ma anche da frutto) per poter vivere, da questo ne ricava l’azoto che non può produrre da se. In inverno le sue foglie rimangono verdi ed il frutto che produce è una bacca di colore biancastro. Le bacche sono tossiche per l’uomo ma le sue foglie posseggono proprietà medicamentose, utilizzate per scopi terapeutici oltre ad emanare un tipico profumo natalizio.
IL MITO DI ENEA
Baciarsi sotto un rametto di vischio è considerato di buon auspicio e viene regalato durante il Natale per augurare pace e serenità. Questa tradizione affonda le sue radici nei miti antichi, Virgilio ci racconta di Enea che disceso nell’Ade, porta con se un ramo d’oro da donare alla regina degli Inferi, Proserpina, perché solo grazie al ramo di vischio potrà far ritorno nel mondo dei vivi. Da qui l’usanza di appendere rami di vischio sulle porte di casa, come augurio di lunga vita e buona sorte.
LA LEGGENDA SCANDINAVA
Un’altra leggenda, questa volta di origine scandinava, ci spiega del perché questa pianta sia simbolo di amore. La Dea Freya, protettrice degli innamorati e sposa del Dio Odino, aveva due figli maschi, ma un giorno il figlio dall’animo nobile fu ucciso dal fratello cattivo, trafitto da un dardo di vischio. La dea pianse disperatamente e le lacrime che caddero sul ramo si trasformarono in bacche. Le bianche bacche restituirono la vita all’amato figlio e lei in segno di gratitudine decise di farsi protettrice di coloro che avessero espresso il loro amore sotto ai rami del vischio.
COLTIVAZIONE DEL VISCHIO
Il vischio è una pianta che si può coltivare in casa, ma essendo una pianta semiparassita dovrai innestare una bacca schiacciata su un albero ospite ed attendere dei mesi per ottenere la germinazione. Per le bacche l’attesa sarà molto più lunga, circa 6 anni (essendo a crescita lentissima), quindi il mio consiglio è di acquistarla di volta in volta. Lascia seccare i rami così da ottenere dei bei rametti di colore dorato, come quello di Enea.
Altre leggende e usanze nel corso dei secoli si sono aggiunte a quelle già esistenti, unendosi alle prime e rafforzandole di significato positivo. Un importante contributo è stato dato come abbiamo visto dal Cristianesimo che le ha fatte proprie. I frutti a forma di grappolo simboleggiano la prosperità e la fecondità, i colori accesi delle foglie e delle bacche rappresentano la vincita della vita sulla morte ed il loro essere sempreverdi anche in pieno inverno le ha preferite in assoluto alle altre.
Tradizioni a parte, oggi l’agrifoglio, il pungitopo, il vischio e la stella di Natale resistono ai moderni stili di vita ed alle nuove tendenze, riuscendo a reinterpretare le mode grazie alla loro semplice bellezza.
Ora che conosci le origini ed i segreti di queste magnifiche piante, puoi illuminare una buia giornata di Dicembre con una Poinsettia, augurare prosperità e buona fortuna con una ghirlanda di agrifoglio o giurare amore eterno sotto al vischio… tutto è possibile nel periodo più magico dell’anno.
Spero che il mio articolo ti sia piaciuto, condividilo per scoprire in quanti conoscono il vero significato di queste piante.
Un abbraccio grandissimo ed un augurio per un Buon Natale, Mara.
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