Per la rubrica sull’antiquariato, oggi parleremo di arredamento nel Medioevo (1300-1500), o mobili in stile medioevale.

I mobili nati in quest’epoca (che comprende il periodo romanico e gotico) sono rarissimi, costosi e fragili.

Sarà interessante parlarne poichè sono gli antenati di tutti i mobili che sono stati creati successivamente e perchè le loro linee e ornamenti sono punti di riferimento nella storia dell’arredamento in generale. 

I mobili dell’epoca medioevale sono fortemente caratterizzati dallo stile: le forme mutano appena. Tale uniformità viene in qualche modo compensata dall’abbondante varietà della decorazione

L’unica dimostrazione visiva degli esemplari di arredi medioevali meglio conservati oggi è data dai manoscritti miniati dell’epoca. Si tratta di antichi testi ricchi di decorazioni e illustrati con figure e ambientazioni.

Invece, i pochi mobili giunti ai nostri tempi sono estremamente rari e molto delicati e oggi arricchiscono musei e qualche collezione privata.

I MATERIALI

Generalmente, le essenze di legno più utilizzate per la realizzazione dei mobili in questo periodo storico erano il rovere, il noce, il castagno e l’abete, allora reperibile in grande quantità.

In Italia intorno al ‘400 si inizia a prediligere il noce, le cui fibre compatte risultano più idonee al lavoro di scalpello. Il legno è tagliato in luna calante e stagionato a lungo: espediente usato per contrastare l’insorgere dei tarli.

Oltre al legno, vi era soltanto un altro materiale impiegato nella fabbricazione di mobili: il ferro forgiato. Quest’ultimo veniva impiegato per cerniere, serrature e impugnature. Veniva adoperato in abbondanza per rinforzare ulteriormente la struttura e lasciato a vista per dare un severo carattere decorativo.

LE TECNICHE DI ESECUZIONE

Il mobilio gotico è caratterizzato da una struttura massiccia, con parti lignee di sorprendente spessore, sgrossate con la scure (raramente con la sega). 

Queste spessi assi venivano assemblate senza l’uso di colle, ma unicamente grazie ad un gioco di semplici incastri. A volte il tutto era rozzamente inchiodato con grossolani chiodi di ferro a testa piatta e larga, o con con chiodi di legno.

La decorazione veniva dipinta o scolpita. Il gusto italico prediligeva i mobili completamente colorati. I temi ornamentali erano esclusivamente d’ispirazione religiosa. Le superfici a vista venivano rese lisce con pietra pomice e lucidate con olio di lino e cera. 

I MOBILI D’ARREDAMENTO NEL MEDIOEVO

Nella casa medievale i mobili non rispondevano alla stessa funzione estetico-sociale a cui assolvono nella casa moderna di oggi. Al contrario, dovevano rispondere ad esigenze pratico-funzionali, tra cui massima resistenza e minimo ingombro. Questo era dovuto sia alla povertà del periodo storico, che alla necessità di dover fuggire velocemente in caso di incursioni, o per altri motivi. I mobili quindi erano quasi tutti smontabili.

Le stanze non erano designate ad un unico scopo, ma per esempio il tavolo da pranzo si allestiva dove era più comodo.

Arredamento nel Medioevo

Da affreschi e dipinti si deduce che il primo tavolo da pranzo si componeva di due o più cavalletti su cui veniva appoggiato semplicemente un piano di legno e, dopo aver consumato, il pasto veniva smontato. 

La cassapanca era il mobile per eccellenza e spesso nelle case medievali costituiva l’unico arredo. La sua forma di parallelepipedo montato su quattro piedi uniti direttamente al corpo del mobile, facilitava l’uso di varie funzioni come tavolo, seduta o piano d’appoggio. Il suo principale uso era quello di custodire i beni della casa e in caso di partenze improvvise ne agevolava il trasporto.

Arredamento nel Medioevo

La cassapanca, o cassone nuziale, in origine rivestiva anche un’importanza simbolica, poichè le donne vi riponevano il proprio corredo nuziale e il giorno del matrimonio lo facevano recare con se’ nella casa dove avrebbero vissuto col coniuge. 

In base alla situazione economica della famiglia di provenienza, il cofano nuziale poteva presentarsi da semplice e disadorno a ricco e molto decorato.

LA SEDUTA NELL’ARREDAMENTO MEDIOEVALE

Parallelamente al cassone si sviluppò la sedutaL’evoluzione di questo mobile è sicuramente la più significativa di tutte.

La forma di seduta più diffusa era la panca: un asse di quercia fissato su due o tre cavalletti.

Tra le altre forme di sedute troviamo sicuramente gli sgabelli, i quali poggiavano su tre gambe inclinate. Questa struttura era dovuta alla maggiore stabilità che dimostrava su pavimenti ineguali. 

La sedia, come oggi noi la intendiamo, rappresentava quasi un mobile di prestigio. Le più diffuse erano composte da un cofano (tipo cassapanca) con il pannello frontale molto decorato e sormontato da un alto schienale quadrato o arrotondato e da due braccioli.  

Arredamento nel Medioevo

Per quanto riguarda i letti invece possiamo dire che i più comuni erano composti da una testiera scolpita o dipinta e un alto zoccolo, o basamento di legno, che fungeva da supporto a un pagliericcio grezzo. 

Con l’avvicinarsi del ‘500 arriva il Rinascimento, un’epoca storica in cui la struttura e le forme dei mobili subiranno una rapida evoluzione diventando più raffinati e dalle numerose combinazioni.

L’ARREDAMENTO NEL MEDIOEVO

Per questo mese il tuffo nel passato finisce qua, ma se vuoi continuare a scoprire di più sull’evoluzione dell’arredamento e il suo legame con la storia e quindi leggere di antiquariato, potresti trovare interessanti alcuni articoli che sono già stati scritti per questa stessa rubrica. Eccoli qui:

Mercatini antiquariato: la guida

Restauro ligneo

Antichità in casa: antiquariato da scoprire!

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Veronica

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