Uno dei problemi più ricorrenti che comporta l’acquisto di mobili antichi o vecchi è quello del legno tarlato. Si, il tarlo è proprio uno dei peggiori nemici del legno. I tarli si possono manifestare in modo invasivo soprattutto in particolari condizioni di umidità e nelle parti del mobile non protette.  

La più efficace procedura antitarlo è una costante manutenzione del mobile tesa alla conservazione di una buona finitura. Il tarlo infatti non attacca il mobile, o meglio non si manifesta in modo considerevole, quando la superficie è protetta da una lucidatura efficace. Gli eventuali insetti annidati nel legno completano in questo caso il loro ciclo vitale all’interno, mentre nessun nuovo tarlo può penetrare dall’esterno. 

Restaurando molti mobili antichi ho avuto modo di riscontrare che il tarlo si manifesta soprattutto su mobili abbandonati, come quelli che vengono recuperati da vecchie case disabitate. Per non incappare in questa seccatura quindi è sempre meglio far controllare il mobile da un esperto. 

LEGNO TARLATO: COME ACCORGESENE

Tra i primi segnali di allarme di un mobile tarlato vi è prima di tutto la presenza di fori, i quali si presentano con una forma abbastanza definita e di un colore chiaro.

L’altra avvisaglia è data dal rosume (segatura finissima simile a polvere) che troviamo fuori dal mobile: la larva scavando delle gallerie mangia la cellulosa del legno per poi sfarfallare ed uscire. 

Se questi segnali si presentano in modo evidente, prima di collocare un mobile nella propria abitazione, è meglio far intervenire un esperto per eventuali interventi. Il tarlo ha infatti una riproduzione costante nel tempo, quindi bisogna intervenire il prima possibile! 

Se l’attacco dei parassiti è massiccio la conseguenza sarà un progressivo sbriciolamento del legno che potrebbe anche compromettere la stabilità del mobile, specialmente quando l’aggressione interessa la struttura.

Questo fenomeno diventa più grave quando colpisce le parti meno in vista, come uno schienale, oppure dei piedi che hanno perso la loro finitura.

Se il processo di degrado è molto avanzato sarà necessaria la sostituzione integrale delle parti ammalorate, altre volte invece è possibile effettuare efficaci interventi di consolidamento salvaguardando così l’integrità del pezzo. 

Vediamo quindi ora quali sono gli interventi che funzionano contro gli insetti da legno.

LEGNO TARLATO CON TRATTAMENTO A SIRINGA

Se la presenza di insetti da legno si manifesta in una porzione del mobile poco estesa meglio procede con un metodo tradizionale, che consiste nella carica di una normale siringa ipodermica con poca quantità di liquido antitarlo, che verrà inserita nel foro facendo attenzione a seguirne l’inclinazione. 

Per zone più ampie invece si una il pennello, in modo da far penetrare bene l’insetticida soprattutto nelle parti nascoste del mobile. In questo modo diventa anche più facile raggiungere gli interni, le schiene e i fondi. Entrambi i trattamenti possono essere ripetuti per più giorni prima di un restauro, anche come normale forma di prevenzione. 

CAMERA A GAS

Questo metodo è molto usato dai restauratori e anche in questo caso il trattamento prevede l’uso del pennello, che viene passato sia sulla superficie interna che esterna del mobile con abbondante prodotto antitarlo. Si stende quindi per terra un sacco di plastica sul quale viene posizionato il mobile per avvolgerlo insieme ad un recipiente contenente altro insetticida. Infine si sigilla il tutto con del nastro adesivo.

Tale processo permette al liquido di non evaporare in fretta e di essere assorbito meglio dal legno creando al contempo una vera e propria camera a gas nociva per le larve.

Trascorse tre settimane circa si rimuove il tutto e si lascia asciugare il Il mobile per altri due o tre giorni. In caso di infestazioni importanti si ripete il tutto. 

Legno tarlato

In questa foto sto iniettando l’antitarlo ad una bella scrivania in stile Luigi XVI: i buchi erano davvero pochi e vecchi, quindi senza attività di parassiti. Lo scopo era di fare prevenzione prima di un piccolo restauro e rinfresco del mobile.

Legno tarlato

Nelle parti nascoste, nonchè negli interni dei cassetti e sul fondo, ho dato l’antitarlo a pennello. Non ho tenuto necessario spennellare tutto il mobile anche perchè era ben rifinito. Ho quindi avvolto tutto in un telo di nylon è lasciato riposare per due settimane. 

Ci tengo a precisare che non esistono regole standard per quanto riguarda il trattamento del legno tarlato, ma si deciderà come intervenire sempre a seconda di come si presenta un mobile. 

DISINFESTAZIONE ANOSSICA

Esistono anche altri metodi davvero molto più mirati ed efficaci al 100%, che vengono contemplati in caso di una infestazione importante in corso. Uno di questi è la disinfestazione anossica, ovvero che si serve della mancanza di ossigeno. Si sigilla in sottovuoto il pezzo con un sacco ermetico, successivamente viene somministrato in modo continuo del CO² (anidride carbonica) e questo fa si che gli organismi aerobici vengano debellati.

Il trattamento anossico più rivoluzionario dei nostri tempi è quello all’azoto, del quale si servono anche i Beni Culturali per la cura delle opere d’arte conservate nelle strutture museali.

L’azoto è un gas che non provoca alcun danno ne’ al legno e ne’ alla carta e tantomeno all’uomo. 

MICROONDE

Negli ultimi anni è stato sperimentato presso l’osservatorio per la conservazione delle opere lignee del Politecnico di Milano un nuovo processo contro ogni sorta di parassita: quello delle microonde.

Questa nuova tecnologia consiste nello scaldare il manufatto dentro una camera riverberante ad una temperatura di 54 gradi. Tale temperatura non comporta nessun danno alla struttura trattata. Le microonde invece penetrano in profondità colpendo le molecole dell’acqua presenti nei tarli, causando una mortalità totale sia delle uova che delle larve a qualsiasi stadio vitale si trovi l’insetto. 

QUAL E’ LA TUA ESPERIENZA CON GLI INSETTI DA LEGNO?

In tempi antichi si usava tenere sui mobili un orologio proprio per allontanare i tarli. Infatti questi insetti non amano il rumore. Magari qualcuno può aver visto praticare questa abitudine dalla propria nonna!

Con questo articolo abbiamo esaurito l’argomento sul legno tarlato, dapprima capendo come accorgersene e poi come intervenire. Ovviamente, come ho anche scritto più volte, si tratta di un problema che si riscontra principalmente con mobili antichi. E sempre riguardo ai mobili antichi e all’antiquariato in generale su questo blog sono stati scritti tanti altri articoli che potrebbero interessarti. Eccoli qui:

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Veronica

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2 risposte

    1. Grazie a te per aver letto il nostro articolo. Si, i mobili d’antiquariato sono molto belli ma necessitano di qualche cura in più. Alla fine però ne vale sempre la pena 🙂

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