Realizzare un parco giochi inclusivo non è semplicissimo, ma rappresenta uno dei più grandi simboli di civiltà. Il gioco, infatti, è un elemento importantissimo per i bambini, per qualsiasi bambino, ovvero il sistema attraverso cui possono imparare a risolvere i problemi, modulare le emozioni, controllare gli impulsi, negoziare le differenze, sentirsi alla pari e andare d’accordo con altri. Il gioco, quindi, è serio ma non serioso, fantasioso e spontaneo tanto quanto futile ma profondo. E lo è per chiunque. 

L’IMPORTANZA DEL GIOCO E DEL PARCO GIOCHI INLCUSIVO

Abbiamo anticipato l’importanza del gioco per qualsiasi bambino. Da un punto di vista evoluzionista, il gioco non è altro che il modo con cui la natura può assicurarsi che i cuccioli d’uomo, ma anche di altri mammiferi, siano in grado di imparare tutto quello che serve per cavarsela bene e sopravvivere nella vita. Quando i bambini giocano all’aperto ricevono dosi più o meno piccole di paura. Basti pensare a quello che accade su uno scivolo, o su un’altalena piuttosto che su un ponte o un albero.

Con questi presupposti, un’area giochi costituisce un luogo dove i bambini hanno la preziosa opportunità di imparare moltissimo sotto diversi profili, e questo è il motivo per cui deve essere realizzata da persone esperte rispettando una serie di precisi criteri. I bambini, infatti, devono stare bene insieme ai loro amici, sentirsi al sicuro e sereni anche verso i genitori o gli accompagnatori. Generalmente, quindi, un parco giochi deve essere un luogo tranquillo e possibilmente lontano da aree trafficate. 

Dovrebbero anche essere presenti alberi e ombra, una toilette, magari un bar nelle vicinanze e la tipica fontanella a cui attingere acqua. Aggiungendo la parola “inclusivo” vicino a “parco giochi”, dunque, l’attenzione verso tutti questi e altri dettagli deve essere massima. Non è sufficiente, per quanto possa rappresentare un primo passo, aggiungere un’altalena per carrozzine all’interno di un’area già esistente per potere dichiarare inclusiva un’area giochi.

AREE GIOCO INCLUSIVE: LA SITUAZIONE IN ITALIA

In questi ultimi anni, la sensibilità verso la realizzazione di luoghi pubblici accessibili davvero a tutti, è sicuramente aumentata, e questo è un bene. Purtroppo però, non sono cresciute di pari passo anche le competenze che queste aree gioco dovrebbe renderle operative. Nel nostro Paese, infatti, mancano ancora delle normative precise capaci di indicare quali sono i giochi da considerare inclusivi, e quali invece non possono esserlo, e per ovvie ragioni questo può far nascere delle incomprensioni.

Ad ogni modo nella scelta dell’azienda che si occuperà della fornitura dei giochi, dovrà essere prestata la massima attenzione a tutti i Certificati di Qualità che Enti terzi rilasciano dopo accurati controlli. Tra le realtà italiane più affermate, sicuramente troviamo Giochi Park, da anni leader nel settore dei giochi all’aperto e dell’arredo urbano.

I giochi che almeno potenzialmente sono idonei a un parco giochi inclusivo sono davvero tanti, ma la loro progettazione alla fine farà la differenza. Ad oggi non esiste sotto questo profilo un parco giochi perfetto, che possa essere preso come modello per la realizzazione di tutti gli altri. Le disabilità, tra l’altro, sono numerose. Molto spesso il pensiero corre a disabilità motorie, magari al bambino sulla carrozzina. 

La realtà, però, è ben diversa, perché esistono bambini del tutto capaci di camminare e magari correre, però hanno difficoltà nel coordinamento di mani e braccia. Altri ancora, invece, del proprio corpo non hanno alcun controllo. Viceversa ci sono bambini con un controllo perfetto degli arti superiori, e che per questo motivo possono prendere oggetti e lanciarli, e altri che invece a causa di gravi malattie come atrofia o distrofia muscolare hanno poca forza in tutti i muscoli del corpo. 

Parco giochi inclusivo

LA COMPLESSITA’ DIETRO AL PARCO GIOCHI INCLUSIVO

Con questi presupposti, è piuttosto semplice dedurre come ogni bambino sia un caso a sé, che a seconda delle proprie capacità sarà quindi capace di usare alcuni giochi, ma non altri. Tutto questo significa che realizzare un parco davvero inclusivo, non è certamente semplice, anche per l’elemento davvero imprescindibile dell’accessibilità. L’area giochi, infatti, deve essere raggiungibile con facilità da chiunque, sia da chi corre che da chi cammina con difficoltà e magari usa un deambulatore.

Ogni gioco, inoltre, deve essere facilmente raggiungibile agilmente, ovvero attraverso un vialetto pianeggiante e liscio percorribile di conseguenza anche da un bambino in carrozzina. Idealmente, in un parco inclusivo dovrebbe essere dato spazio anche a dei riferimenti che permettano ai bambini ipovedenti o ciechi di orientarsi. Indipendentemente da tutti questi tecnicismi, però, quello che deve essere ben chiaro è che l’inclusività, insegnata fin da bambini, dovrebbe rappresentare uno degli obiettivi della nostra società moderna, un vero e proprio simbolo di civiltà. 

PARCO GIOCHI INCLUSIVO E ALTRE ATTENZIONI PER BAMBINI

Nella speranza che sempre più parchi gioco inclusivi vengano installati non solo in Italia, ma in tutto il mondo, ti suggerisco alcuni articoli che mettono i bambini al centro della progettazione architettonica e che potrebbero essere di tuo interesse.

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